Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
L'Abate Barbanera lo dice 364 volte l'anno:
domani è un altro giorno, ma anche oggi!
Il critico d’arte, facendo la recensione del quadro “d’autore”, scrive che
- l’artista in un momento di intenso raccoglimento interiore grattandosi la guancia dove un foruncolo mostrava il suo giallo seme che esplose gettando l’essenza putrida del male spingendo l’estro del maestro a far similmente uscire dal tubetto dei colori uno zampillo di umore fecondo tanto da far ribaltare la morte alla vita e la bellezza alla malattia -
Ma siamo scemi?
Quello che odio sono le critiche e le esternazioni dei conoscitori dell’arte sempre alla ricerca di quello che provava l’artista nel “fabbricare” la sua opera; ma cosa ne potete sapere se Goya godeva mentre la maya era desnuda o se pensava a come spendere i soldi del committente? o se Giotto smoccolava come un turco mentre dipingeva madonne su madonne?
Quello invece che amo sono i nomi che vengono dati ai quadri: “Bimbo biondo con cane peloso con forasacco sulla coda” (ed è vero al 100%), oppure: “Donna con mantello rosso arrotolato al braccio destro e borsa della spesa sul braccio sinistro con vari sedani e rape, una patata, tre ravanelli e una mela mezza acerba e mezza matura” (cazzo!, ci manca lo scontrino però!).
Io mi adeguo e non giocherò più con titoli tipo: carpe diem, versa versa, bussa bussa, s>m+l, almagesto o gojira v/s becior, eccetera eccetera fino ai più di trecento che sono in archivio!
No! Mi adeguo alla moda dei musei e chiamerò mare il mare e gabbiano il gabbiano, almeno perunpò!
Perouncigiuro!
Questa “Toponomastica rivisitata” è l’ultimo divertissement che mi concedo!
Quando volete andare dal Mori a Migliarino e chiedete dov’è se siete distratti o vedete il cartello se siete attenti, sappiate che “Isola di Migliarino”, detta o scritta, esiste davvero, sia nella toponomastica comunale che nella geografia nazionale: appena appena dietro la Fugata e l’Oncino, di fianco alla Baldinacca e alle spalle di Piaggerta, poco dopo la Pecoreccia e il Coton Moro!
Vedére per credére. (se cambi l'accento fa più scemarima!)