Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Gran riscatto!|
Ed eccoci con l’amico e valente collega Daniele Vaccari al pezzo su Canale 50. Finalmente si gioca in neroazzurro: era l’ora, e mi pare anche di buon auspicio. Non gioca Tulli, ma al suo posto Rizzo, e questo la dice lunga sulle intenzioni di Pane, e cioè impostare una partita coperta, viste le drammatiche precedenti incertezze difensive (tra l’altro la difesa è la solita di Gubbio).
La partita inizia subito male, con il Perugia che arriva più volte tonico e minaccioso dalle parti di Sepe. D’altra parte noi in attacco abbiamo il solo Perez isolato. E proprio Perez mi smentisce immediatamente e segna un bel goal (“di fino”, sentenzia il collega Vaccari) su un passaggio altrettanto bello di Fondi!
Domando al collega se firmerebbe l’1 a 1, ed ecco arrivare in risposta un no imperioso; io invece, vigliaccamente, lo firmerei. Comunque sembra che il Perugia accusi il colpo, perché per un po’ gioca in modo più timoroso. Abbiamo anzi un’occasione in contropiede con Rizzo. Segnalo poi una ridicola ammonizione a Benedetti, e speriamo che non sia l’inizio della solita gragnuola anti-Pisa. Il Perugia nel frattempo torna a farsi minaccioso con un’occasione di testa su cross, mentre arriviamo in un baleno alla seconda ammonizione. E subito dopo con un bel tiro da fuori di Politano (che è uno forte davvero) il Perugia pareggia (Sepe era in ritardo?)! In questo momento difficile arriva la terza ammonizione (e non se ne può più). C’è un tiraccio su cui Sepe pasticcia (e qui mi ritorna in mente che forse Pugliesi è più esperto e in definitiva più forte: mah, chi sa!) e insomma si comincia a ballare. Nel frattempo giunge anche la collega d’inglese Trobia, sperando di arraffare il gelato (in effetti l’ho comprato io), ma non appare minimamente interessata al match. Intanto proprio all’ultimo minuto c’è un mischione in area del Perugia e per poco non si segna. Finisce il tempo: nel complesso non male: intanto non si sono visti i soliti lanci lunghi senza costrutto, e poi insomma contro una squadra forte abbiamo retto dignitosamente. Speriamo. E via col gelato.
Si ricomincia e subito il Perugia va vicinissimo al vantaggio. Poi si fa male Mingazzini: lì per lì sembra una cosa seria, ma per fortuna si rialza e riparte. Poco dopo c’è una bella azione del Perugia e il loro centrattacco si mangia un goal fatto. Mentre mi domando come faremo a resistere fino alla fine, ecco arrivare un rigore per il Pisa per un incredibile doppio fallo di mano di un loro difensore: e Ciccio non sbaglia. Risiamo in vantaggio! Certo che il calcio è ben strano! Ora bisogna resistere: per qualche minuto lo facciamo abbastanza bene e addirittura Fondi di testa ha una discreta occasione. Entra Barberis al suo posto. Continuiamo a tenere il campo con calma e battiamo perfino diversi calci d’angolo. Il Perugia poi ci mette del suo al 35°, quando un loro attaccante sbaglia sulla linea di porta un goal già fatto. Pazzesco! Entra Tulli e così adesso, anche se è un momento in cui bisogna difendere, abbiamo due attaccanti veri. Gran finale: si soffre alla grande, anche perché l’arbitro dà la bazzecola di sette minuti di recupero, ma si prende e si porta a casa. Aveva ragione il collega Vaccari! Bisogna lanciare il cuore oltre gli ostacoli! Alé!