Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
La Natura, come dice Sonia, crea e distrugge, muore e rinasce in un eterno ciclo.
Niente è lasciato al caso, tutto è ben predefinito e scritto nei geni dei suoi figli… ma…
Questo piccolo cerambice che non ho catturato per verificarne la specie, se ne va in giro sullo stelo secco di una verga d’oro e si sente al pari della fama del suo sostegno, ”solidago virga aurea”, tanto da essere eccitato dalla massiccia presenza di femmine coinquiline.
“Belle antennine mie” dice il maschietto, “belle cerambicine con le elitrine a mandolino” sussurra infoiato l’insetto, e si getta su quelle prominenze dure e nere e ricciolute che stazionano sulla frasca.
Zac! Ohi!
Zaczac! Ohiohi!
Rizacchete! Rioioioi!
Uno, due, tre quattro colpi dati di foga e il cerambice, con l’affarino dolorante, decide che per quel giorno la nuova futura generazione aspetterà!
Tanto, prima o poi, qualcuna che l’abbia tenera la troverà!
Mai scambiare nido con nodi!