Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
La Natura, come dice Sonia, crea e distrugge, muore e rinasce in un eterno ciclo.
Niente è lasciato al caso, tutto è ben predefinito e scritto nei geni dei suoi figli… ma…
Questo piccolo cerambice che non ho catturato per verificarne la specie, se ne va in giro sullo stelo secco di una verga d’oro e si sente al pari della fama del suo sostegno, ”solidago virga aurea”, tanto da essere eccitato dalla massiccia presenza di femmine coinquiline.
“Belle antennine mie” dice il maschietto, “belle cerambicine con le elitrine a mandolino” sussurra infoiato l’insetto, e si getta su quelle prominenze dure e nere e ricciolute che stazionano sulla frasca.
Zac! Ohi!
Zaczac! Ohiohi!
Rizacchete! Rioioioi!
Uno, due, tre quattro colpi dati di foga e il cerambice, con l’affarino dolorante, decide che per quel giorno la nuova futura generazione aspetterà!
Tanto, prima o poi, qualcuna che l’abbia tenera la troverà!
Mai scambiare nido con nodi!