Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Non credo di essere un sentimentale, né, lo dico sinceramente, un buon conoscitore di Tabucchi, non lo chiamo "Antonio" come in molti che mi stanno vicino e ho letto solamente "Sostiene Pereira".
Sono capitato a Lisbona fortuitamente e per fortuna. "Massimo, cosa potrei leggere di Tabucchi prima di partire per Lisbona?" Gentile, Massimo risponde senza esitare "Requiem".
Lo inizio ma non lo finisco, il tram interrompendomi all'ingresso del Cemitério dos Prazeres dove ora mi fermo ed entro con un garofano stropicciato. La realtà, la narrazione, il sogno si mescolano.
È una bella mattina oggi a Lisbona e forse domani noleggerò una Vespa.
Finirlo dove tutto finisce.
Una giornata -
finendo "Requiem" -
con Antonio Tabucchi.
Lisbona, Cemitério Dos Prazeres, 4 ottobre 2012
Lorenzo Del Zoppo