Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Non credo di essere un sentimentale, né, lo dico sinceramente, un buon conoscitore di Tabucchi, non lo chiamo "Antonio" come in molti che mi stanno vicino e ho letto solamente "Sostiene Pereira".
Sono capitato a Lisbona fortuitamente e per fortuna. "Massimo, cosa potrei leggere di Tabucchi prima di partire per Lisbona?" Gentile, Massimo risponde senza esitare "Requiem".
Lo inizio ma non lo finisco, il tram interrompendomi all'ingresso del Cemitério dos Prazeres dove ora mi fermo ed entro con un garofano stropicciato. La realtà, la narrazione, il sogno si mescolano.
È una bella mattina oggi a Lisbona e forse domani noleggerò una Vespa.
Finirlo dove tutto finisce.
Una giornata -
finendo "Requiem" -
con Antonio Tabucchi.
Lisbona, Cemitério Dos Prazeres, 4 ottobre 2012
Lorenzo Del Zoppo