Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Si è svolta ieri mattina, nella sala consiliare del Comune di Vecchiano, la premiazione del concorso “Chiara Baldassari” giunto alla seconda edizione.
Il tema prescelto per quest’anno è “Quelle rughe che insegnano a vivere. L'esperienza di ieri, il coraggio del presente, una risorsa per il domani”.
La scelta quindi si indirizzava a filmati volti a far conoscere e a valorizzare i molteplici e ormai insostituibili ruoli svolti, nella nostra società, dagli anziani non solo patrimonio inestimabile di idee e di conoscenze ma "sorgente" di pazienza e di serenità.
I ricordi di Chiara sono riemersi negli interventi dei presentatori che coadiuvavano il sindaco Lunardi e che erano parte della giuria composta da autorevoli esponenti dell’informazione e della cultura: Sandra Lischi (Presidente del Corso di Laurea in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione dell'Università di Pisa), Giovanni Parlato (giornalista), Giorgio Piccioni (giornalista), Alessandro Tofanelli (regista, pittore) e Daniela Canarini (Assessore Sociali, alla Cultura - Comune di Vecchiano).
Commozione e ricordi fino alla presentazione dei due filmati vincitori:
secondo premio: "Dire, fare, baciare, lettera, testamento” di Francesca Esposito (27 anni, giornalista intervistatrice) che non è potuta essere presente perché impegnata in Cina per un servizio.
primo premio: “Quelle rughe che insegnano a vivere. L'esperienza di ieri, il coraggio del presente, una risorsa per il domani” di, quando si dice destino, Chiara Cammelli, (21 anni, studentessa di lettere e filosofia).
Per essere arrivato oltre i limiti ammessi al concorso, ma ritenuto meritevole per l’originalità del contenuto, è stato menzionato “Il maestro del mare” di Julia Pietrangeli.
Questo filmato racconta la storia di Anselmo Chessa, pittore ed ebanista, che si diverte a regalare i suoi effimeri disegni al mare, dato che la sua arte è quella di disegnare, alla luce dell’alba, forme michelangiolesche sulla battigia utilizzando canne di bambù affilate. I disegni durano pochi istanti, ma la poesia e la delicatezza del suo gesto esprimono una forza incredibile a trovare il coraggio di ricominciare sempre, senza rassegnarsi di fronte all’ineluttabilità della vita.
Ma torniamo ai vincitori.
Bellissimo il commento al secondo filmato:
Tu, quando sei piccolo, non lo sai. Credi che i bambini nascano dall’ombelico, che morire voglia dire andare verso l’alto, che la luna sia fatta di latte.
Giochi, tocchi, guardi in su e in giù. Impari le filastrocche, canticchi e con le dita disegni sui muri. Senti il gusto dell’acqua, della sabbia e della saliva. La tua pelle è liscia o salata, quella dei nonni morbida e stropicciata.
Da piccolo, non lo sai che domani è già ieri e che le storie del passato raccontano quelle del futuro. In realtà tutto è così semplice, tutto è un gioco. Dire fare baciare lettera testamento.
Ascolti le storie di quelli più alti di te. E anche se in quel momento non te ne rendi conto, rimangono lì, nel tuo orecchio, per non passare mai. Quelle voci, senza un perché e senza preavviso, tornano a sussurrare cosa dovrai o non fare da grande.
Quelle rughe che insegnano a vivere. L’esperienza di ieri, il coraggio del presente, una risorsa per il domani.
Il tema del suo filmato erano alcune interviste a Dario Fo (dire), Enzo Mari (fare), Franca Valeri (baciare), Erri De Luca (lettera) ed Ettore Scola (testamento).
Chiara a vinto due volte quest’anno: la mia e la bolognesina dagli occhi bellissimi che si è cimentata nella presentazione di tre storie di anziane donne della sua città.
Giorgina insegna a coltivare un orto, Viviana tramanda ai giovani la tradizione culinaria tipica di Bologna e Cornelia Paselli, sopravvissuta alla strage di Marzabotto, racconta la sua terribile esperienza.
Tre tipi di donna, tre frammenti di vita sofferta e vissuta intensamente e l’amarezza del ricordare la mancanza della nostra Chiarina e di non aver la possibilità di guardare i “suoi” filmati.
Nota dolente, rimarcata poi in privato con l’amico Alessandro Tofanelli, è stata la mancanza di “pubblico”.
Guardate l’ultima foto:
a destra i parenti di Chiara di Bologna (padre, madre, fidanzato, amica e un altro familiare) e a sinistra quelli della nostra Chiara di Vecchiano (padre, sorella, zia, un’altra zia e un cugino con figlioletto e la grande amica Serena Dilda), dietro alcuni amici, Laura Barsotti che ringrazio, due o tre impiegati comunali, un redattore della vds e…
Cara Chiara, non c’erano perché non c’eri te, ma ti hanno dentro il cuore, non temere!
E come ha detto Antonio Tabucchi, guarda caso anche Lui vecchianese, per bocca dell’assessore Daniela Canarini:
“Pur non essendo presente, sei presente più di tutti i presenti”.
il tuo zione.