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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
BIOGRAFIE
Hugo Chavez

9/10/2012 - 10:19

Il presidente venezuelano Hugo Rafael Chávez Frías nasce a Sabaneta (nello stato di Barinas, Venezuela) il 28 luglio 1954.

Figlio di Hugo de los Reyes Chávez, maestro rurale che a causa delle ristrettezze economiche, per mantenere la numerosa famiglia è obbligato ad affidare due dei suoi figli, il piccolo Hugo ed il fratello maggiore, alla nonna paterna Rosa Inés, anche lei residente a Sabaneta; Hugo cresce quindi con la nonna in una tipica casetta fatta di paglia e fango secco.

 

Hugo Chavez si arruola nell'Accademia di Arti Militari Venezuelana all'età di 17 anni. Ottenuta la laurea continua gli studi di Scienze poitiche presso l'Università Simon Bolívar di Caracas, che però lascerà senza conseguire alcun titolo. In questi anni di Chávez insieme ai propri compagni sviluppano una dottrina nazionalista di sinistra cosiddetta "Bolívariana", ispirata dalla filosofia del rivoluzionario venezuelano dell'800 Simón Bolívar e dal pensiero di ideologi comunisti e socialisti come Marx e Lenin.

 

 In questi anni Chavez si dedica inoltre ad attività culturali ed eventi sportivi, preticando il baseball ed il softball (anche a livello agonistico nazionale), scrivendo poesie, racconti e opere teatrali.Di Simón Bolívar assorbe il pensiero, soprattutto sui temi dell'integrazione e costituzione "Gran Colombia", progetto sognato ma mai realizzato che vedeva l'unione politica ed economica di Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù e Bolivia.

 

Di indole ribelle, Hugo Chavez si era spesso messo nei guai per non condividere le azioni di repressione dell'Esercito (a quei tempi utilizzato come strumento di repressione ad ausilio della Polizia). Nasce così l'ideologia "Bolívariana", che inizialmente si sviluppa all'interno delle Forze Armate, dando vita nel 1983 al "Movimiento Bolívariano MBR-200", costituito per la maggior parte dai cadetti della promozione "Simón Bolívar" che si erano laureati nel 1975.

Chavez viene promosso al grado di colonnello nel 1991; l'anno seguente è protagonista di un colpo di stato da parte delle forze militari (4 febbraio 1992) che tenta di rovesciare il legittimo presidente Carlos Andrés Pérez. Il golpe fallisce (causando - secondo le voci ufficiali del Ministero della Difesa - 14 morti e 53 feriti): Chávez viene arrestato ed imprigionato.

 

Il suo arresto suscita un ampio movimento popolare che ne chiede la liberazione: torna in libertà nel 1994 grazie a un'amnistia, con la conseguenza che deve abbandonare l'esercito. Il suo progetto politico comincia a prendere forma già durante gli anni di detenzione. Conquistatosi un vastissimo consenso presso le fasce popolari, nel 1997 Chávez crea il partito politico "Movimento Quinta Repubblica" (o MVR) alla guida del quale vince le elezioni presidenziali del 6 dicembre 1998 (56,2% dei voti). La "Quinta Repubblica" porta in sé il significato di una nuova costituzione e un nuovo ordinamento giuridico. Vince grazie alle sue promesse di aiuto per la maggioranza povera della popolazione; indìce subito un referendum, primo nella storia del Venezuela, per chiedere al popolo il consenso alla stesura di una nuova costituzione: i voti favorevoli superano l'80%.

 

Nel dicembre del 1999, nasce la nuova costituzione, confermata da un altro referendum. Tra i punti più significativi vi sono l'attenzione ai diritti umani, il passaggio della struttura dello stato da una democrazia rappresentativa ad una nuova forma chiamata "Democrazia Participativa y Protagonica", l'istituzione del "referendum revocatorio" per tutte le cariche elettive, presidente compreso, nella seconda metà del mandato, la modifica del nome dello stato del Venezuela in "Repubblica Bolívariana del Venezuela", la modifica della durata del mandato presidenziale da cinque a sei anni, con possibilità di una sola rielezione.

 

Approvata la nuova costituzione, tutte le cariche pubbliche elettive si sottopongono al voto popolare ed anche Chávez rimette il suo mandato, ricandidandosi alle nuove elezioni presidenziali. Viene confermato a larga maggioranza (59,5%) il 30 luglio del 2000, e avvia l'attuazione della nuova costituzione, chiamando questa fase "Rivoluzione Bolívariana Pacifica". Rieletto ancora nel 2006, in Venezuela Chávez lancia le Missioni Bolívariane, i cui obiettivi sono quelli di combattere le malattie, l'analfabetismo, la malnutrizione, la povertà e i mali sociali in genere. In politica estera si muove contro il "Washington Consensus" sostenendo modelli di sviluppo economico alternativi, richiedendo la cooperazione dei paesi più poveri del mondo, specialmente di quelli sudamericani.

 

Pur combattendo una brutta malattia Chavez vince nuovamente le elezioni 2012 con oltre il 50% dei consensi.

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12/10/2012 - 22:07

AUTORE:
Bernardo d’Aleppo.

Lettera aperta al Presidente del Venezuela Hugo Rafael Chávez Frías
Pubblicato il 21 febbraio 2011 da bernardodaleppo
Signor Presidente, mi permetto di rivolgerle un appello, in grazia delle speranze che molta parte delle sue attività per il miglioramento delle condizioni di vita della parte più povera del suo popolo hanno suscitato in me.
Le chiedo di non sporcare la sua immagine pubblica, dando asilo a chi ha fatto massacrare il suo stesso popolo da mercenari, da chi ha fatto bombardare le sue stesse città per mantenere nelle sue mani il potere.
Le chiedo di non permettere che una persona macchiatasi dei delitti di cui oggi abbiamo prova evidente, possa trascorrere nel lusso, anni o decenni, mentre migliaia di madri, padri, fratelli e sorelle, e di orfani, piangono i loro cari trucidati nelle strade, mentre chiedevano che le ricchezze del loro paese venissero utilizzate, per dare sollievo alla loro vita, in ospedali e assistenza ai più deboli.
Signor Presidente, non si lasci convincere da machiavellismi politici o da ragioni di convenienza, rifiuti il sacro suolo del suo Paese a chi ha insanguinato il suolo del proprio col sangue dei suoi fratelli.
Termino con i miei auguri che lei possa di portare a termine il rinnovamento del suo paese, nell’interesse del suo popolo tutto.
Bernardo d’Aleppo
Tags: Gheddafi, Hugo Rafael Chávez Frías, venezuela