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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
Nulla obbligò a buttar giu il Conte 2, se non la .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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di Valdo Mori
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
SALUTE
Combattere l'Alzheimer

10/10/2012 - 10:49

Allenare il cervello: una sfida ed una opportunità nella cura della demenza
 
Lo studio Train the Brain (allena il cervello), coordinato dall'Istituto di Neuroscienze e dall'Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa, si prefigge di sperimentare, validare ed attuare interventi di contenimento e rallentamento del deterioramento cognitivo a partire da uno stadio iniziale della malattia. Si propone di verificare l’efficacia di un intervento combinato di esercizio fisico e allenamento cognitivo nel rallentare o arrestare la progressione dei sintomi in soggetti a rischio di, o con, malattia di Alzheimer lieve e demenza vascolare nelle fasi iniziali della malattia.


Il declino cognitivo legato all’invecchiamento ha un enorme impatto dal punto di vista sociale, sanitario ed economico. Al momento attuale si stima che in Italia ci siano  circa 700.000 pazienti affetti da demenza e circa 100.000 nuovi casi ogni anno con un impatto rilevante sulle famiglie, la società e le strutture sanitarie. 
 
Studi sperimentali su modelli di Alzheimer hanno dimostrato come l’esposizione ad un ambiente arricchito rallenti l’insorgenza della malattia conclamata, esercitando azioni neuroprotettive. In studi clinici pilota su piccole popolazioni di pazienti, questo modello di ambiente arricchito, che si traduce in forme di allenamento fisico e mentale (si può dire? Per non ripetere sempre cognitivo??)   rallenta o addirittura previene l’insorgenza della demenza in soggetti con forme di iniziale deterioramento cognitivo 
  
Questo studio può diventare un’occasione unica per i residenti a Pisa e nelle aree limitrofe I medici di medicina generale del territorio pisano sono attivamente coinvolti in questo studio per la loro sensibilità nell’identificare il disagio dei loro pazienti nelle forme iniziali di questa malattia, il cui segno principale è la perdita della memoria  a breve termine. I medici di medicina generale diventano quindi il punto di raccolta delle esigenze di questi pazienti e delle loro famiglie, spesso incapaci di affrontare i possibile effetti di una malattia che può essere fortemente invalidante.  Il CNR mette a disposizione psicologi, medici specialisti per una valutazione completa neurologica e cardiovascolare eseguita anche con tecniche di immagine come la risonanza magnetica. Tutti questi esami verranno eseguiti senza alcun costo per il paziente o per il sistema sanitario nazionale. Inoltre, una volta completata la valutazione, lo studio garantisce, in caso di necessità, il trasferimento fra il domicilio e Pisa dove, presso l’Area della Ricerca del CNR, si svolgono le sessioni di allenamento (3 volte la settimana, per 3 ore, per 6 mesi) con personale specializzato.
 
Per coloro che ne vogliono sapere di più contattare i seguenti numeri:
 
Serena Cardinali
tel: 050 315 8115
e-mail: trainthebrain@ifc.cnr.it
Claudia Venneri
tel: 050 315 2246; 349 5206439
e-mail: claudia.venneri@ifc.cnr.it
Antonella Cecchi
tel: 050 315 3354
e-mail: cecchi@ifc.cnr.it
 
 

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17/10/2012 - 12:03

AUTORE:
Con Batterie

Combattere l'Alzheimer ?
và prevenuto