Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Non è tra le zone più conosciute della Toscana, ma il motivo non sembra davvero si possa imputare ad una minore bellezza del territorio.
Anzi, il viaggio che Eleonora Daniele e Fabrizio Gatta intraprendono nella terza puntata di Linea Verde, li porta a scoprire che ad esempio la successione delle colline della Valdera e le celebri “Balze” di Volterra, offrono scenari indimenticabili.
Tanto che il turismo europeo, dopo aver “colonizzato” Chianti e Val D’Orcia, sembra abbia già scelto la sua nuova destinazione. Seguendo un itinerario che va dai capannoni industriali di Pisa con la sua vasta campagna urbanizzata fino alla “città dell’alabastro” Volterra, la puntata affronta anche l’excursus storico di questa parte di Toscana che ha conosciuto a partire dal dopoguerra un consistente abbandono delle campagne a causa dell’industrializzazione e in particolare dello sviluppo della motorizzazione civile nelle officine di Pontedera.
Oggi la situazione mostra una diffusa inversione di tendenza: il ritorno alla campagna, specialmente nel recupero delle specificità del territorio come il vino Sangiovese, o dei grani antichi, o degli allevamenti biodinamici, o ancora dei formaggi pecorini ottenuti da cagli vegetali, si traduce in opportunità di lavoro oltre che di arricchimento di quei prodotti eccellenti che assicurano ossigeno alla nostra economia agricola.
Grande attenzione dunque a questo territorio che, curiosamente – viene evidenziato nella puntata – è stato rivalutato e riqualificato soprattutto da imprenditori provenienti da altre regioni italiane irresistibilmente attratti dal fascino della Toscana e della sua storia.
Finale di puntata in un borgo antico, il Borgo Casanova di Terricciola, che una famiglia padovana ha fatto rivivere nel suo nuovo splendore.