Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Corsi e ricorsi
Chiarisco subito: non ero a Pagani quel fausto 9 giugno 1979, ma soffrivo alla radiolina (come allora si chiamava). Però, come tutti, ovviamente ricordo bene il trio Barbana-Di Prete-Cannata. Dei tre il mio preferito era Cannata, con quella barba un po’ alla Socrates e quel suo gioco classicheggiante; un paio d’anni dopo –mi pare- venne a Pisa a giocare col Taranto e in un’azione di contropiede si presentò completamente solo davanti al nostro portiere, ma incredibilmente sbagliò e mi piace pensare che lo abbia fatto apposta, perché insomma segnare contro il Pisa non sarebbe stato da lui. Chissà.
Ma eccoci a 50 Canale. L’inizio, su un campo che sembra piuttosto sconnesso (infatti la palla più che rotolare saltella), pare guardingo da ambo le parti, come si suol dire. C’è subito un discreto tiro di Tulli, ma poco dopo il Pisa rischia grosso su un incertezza difensiva. La partita sembra abbastanza vivace, pare che tutte e due se la giochino. Il Pisa non mi dispiace in questi primi minuti, ma la nostra difesa mi mette sempre in apprensione, e infatti intorno al ventesimo Sepe (oggi impeccabile) è costretto a due parate sensazionali su tiri da distanza ravvicinata. In questi momenti si balla veramente parecchio. In avanti Perez è molto isolato e non becca palla. Nel frattempo noto che Mingazzini è utilissimo in copertura, mentre Favasuli sembra insolitamente impreciso. Nell’ultimo quarto d’ora la Paganese si calma assai e siamo anzi noi a creare una bella occasione con Tulli. Insomma si va al riposo sullo zero a zero e la partita risulta aperta.
A proposito di calcio: in questi giorni è ospite a casa mia l’amico Hermann, docente tedesco che partecipa al progetto Comenius di quattro scuole europee, tra cui la nostra. Ebbene l’altra sera ho contribuito ad allietare la sua serata facendogli vedere sul canale tedesco Irlanda-Germania, che è finita 6 a 1 per i tedeschi. Lui era ovviamente felice per la goleada, però a me gli irlandesi hanno fatto un po’ tristezza, e con loro il Trap, che penso non ne avesse mai prese sei in vita sua.
Ma torniamo a Pagani. Nell’intervallo Battini predice che la partita si deciderà –chissà perché- negli ultimi venti minuti. Il gioco riprende e il Pisa sembra ancora sufficientemente vivace. Si sente un gran rumore di tamburi della tifoseria locale; strano, si vede che i tamburi son permessi dappertutto meno che a Pisa. Il tempo passa e il Pisa sembra tenere il campo più che dignitosamente, ma grandi occasioni non se ne vedono. Non si capisce bene quale delle due squadre ci creda di più, forse la Paganese, dato che l’allenatore mette dentro nuovi attaccanti, ma in realtà pericoli nel secondo tempo non ne corriamo. Del resto nell’ultima fase della partita il ritmo cala. Il Pisa non costruisce granché e Perez non è (ancora?) Barbana. E insomma alla fine il pareggio è giusto. Un punto in trasferta non si butta mai via, e poi adesso avremo due partite in casa e vedremo di che pasta siamo fatti.