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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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Dalle stalle alle stelle

23/10/2012 - 21:38



Il greco kopros (sterco) e il latino comatus (con la chioma – chiomato) danno  l’italiano coprino chiomato con il dialettale “fungo dell’inchiostro” che esula dal rimarcare le caratteristiche  del luogo di crescita e l’aspetto del fungo giovane, incentrando l’attenzione al marcimento del cappello e l’aspetto nero pece che prende il e dal bordo.


Questo fungo comune e poco raccolto è uno dei migliori funghi commestibili, sia cotto che crudo, ma con le dovute attenzioni, facili e necessari accorgimenti per non cadere in situazioni di disagio.


Primo: il fungo va raccolto da giovane e non vale tanto la grossezza dell’esemplare tanto quanto il colore delle lamelle. Perché il fungo sia nello stato ottimale per la degustazione, le lamelle devono essere bianchissime dato che la sua crescita  e il suo deperimento sono velocissimi.

Torcere delicatamente il cappello che si staccherà facilmente dal gambo per verificare il colore e ritardare allo stesso tempo la maturazione, gettare gli esemplari che iniziano a cambiare il bianco in rosa che varierà in nero, posizionare il cappello nel cestino con la punta in giù e correre a casa per mangiare uno dei più delicati prodotti del bosco.
Crudo, con il solito intingolo di olio sale e pepe - poco o niente  limone -  si scioglie in bocca (mi sta venendo l’acquolina) e cotto pochissimi minuti con burro e sale è una delizia!


Secondo e più importante: non bere assolutamente vino insieme al coprino!


 Lo sapete, per essere ottime le cose devono essere difficili!

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24/10/2012 - 19:02

AUTORE:
Sonia

Quello che è successo in questi giorni sembra impossibile, invece ogni anno i funghi mietono vittime.
Dare consigli non è facile.
Una volta mio marito vide un signore che raccoglieva di tutto, amanite comprese, e si azzardò a dire: "Non mangerà mica anche quei funghi lì (indicando le amanite, e ce n'erano di diversi tipi), le butti via che sono velenose!"
La risposta fu: "No che non le butto, altrimenti lei poi le va a raccogliere e se le mangia!".
Siamo stati in apprensione e questo episodio non ce lo siamo mai dimenticato.

24/10/2012 - 10:17

AUTORE:
Cittadino 2

Potrebbe essere l'occasione (e il posto giusto) per dare qualche consiglio sulla raccolta dei funghi e magari una bella immagine dell'amanita (e delle sue varietà, se ce ne sono).
Un saluto