Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
I Cobas contro la commemorazione della battaglia di El Alamein: “Oggi in corteo per ribadire una ferma opposizione alle missioni militari all'estero e alle spese militari”
A pochi mesi dalle elezioni, un indubbio risultato è stato ottenuto dal Sindaco Filippeschi, quello di normalizzare la città di Pisa, isolare le voci critiche e di opposizione per costruire un intreccio di poteri economici, politici e militari tra cementificazioni, parate militare e piani regolatori in perenne trasformazione. La parata di El Alamein si colloca lungo una linea di continuità con la Ricostruzione della memoria storica pubblica del nostro paese, dove l'antifascismo viene progressivamente marginalizzato e dove la Memoria condivisa fatta propria dal Pd equivale a confondere oppressore e oppressi, vittime e carnefici, razzisti e antirazzisti, sfrutatti e sfruttatori, protezione civile e volontari impegnati nelle emergenze con quanti hanno responsabilità dirette nella sottovalutazione di eventi sismici e alluvionali
Il Sindaco considera un vanto il raduno dei paracadutisti forse perché non ha letto molti post in alcuni siti dove si rievocano le marce su Pisa dagli anni sessanta fino ai primi ottanta, quando numerosi parà erano assoldati nelle fila della destra estrema.
Il Sindaco e l'assessore Eligi hanno messo a disposizione dell'evento supporti logistici e stadio, del resto cosa possiamo attenderci da un Sindaco che dimentica gli impegni per la riconversione della base militare di Camp darby a fini pacifici e asseconda la richiesta del comando nato (con soldi pubblici) per ampliare il fosso dei navicelli rendendo praticabile un passaggio verso il Porto di Livorno?
La domanda da porsi è perché si continua a celebrare una battaglia coloniale (fascista) elevata a sommo eroismo e, a marciare nel suo ricordo, troviamo i nipoti di chi ha combattuto la seconda guerra mondiale. La sola risposta possibile è che quei valori colonialisti, guerrafondai e xenofobi vengono oggi riproposti in veste edulcorata lanciando, con la cosiddetta memoria condivisa un messaggio politico attuale con la esaltazione delle missioni militari al'estero, paradosalmente ribattezzate missioni di pace.
Insomma Emergency e l'esercito italiano sono diventate la stessa cosa?
Per Filippeschi ed Eligi parrebbe proprio di sì, basta guardare il sostegno accordato alla Giornata della solidarietà e all'operazione bimbi in caserma.
Noi crediamo che sia un gravissimo errore concedere lo stadio a questa iniziativa, ma pensiamo allo stesso tempo che il significato della parata non sia da bollare come evento nostalgico e solo l'intervento di pochi ha impedito una marcia per le strade cittadine relegando le iniziative nello stadio. In tempi di sacrifici economici e di tagli occupazionali e salariali, l'Italia continua a spendere e spandere per missioni militari all'estero e caccia militari, il Sindaco non perde occasione per celebrare missioni militari e forze armate.
Anche noi saremo in piazza il 27 Ottobre a fianco di chi contesterà non solo rigurgiti militaristi e fascisti, ma per rivendicare la natura antifascista, democratica e pacifista della nostra città ribadendo una ferma opposizione alle missioni militari all'estero, alle spese militari e ai tagli ai salari e all'occupazione, per rivendicare una idea diversa di città.
Ci auguriamo che la sinistra pisana non nasconda la testa sotto la sabbia come suo solito e sia presente in piazza, perché la nostra città non ha bisogno di parate militariste.
Federico Giusti
Confederazione Cobas, Pisa