Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Quando, da bambinetto, mia madre mi cantava questa canzone, molto in voga negli anni ’40, io la pregavo di smettere perché le lacrime agli occhi non venivano solamente alla piccolina, ma anche a me, che di bambole non me ne poteva fregare più di tanto, coinvolto però dal dolore della bambina malata e abbandonata.
Ora ci sono altri tipi di canzoni, sia nella musica che nelle parole, e forse potrebbe far sorridere risentire quelle antiche storie dolorose, ma non ce la faremo mai a farle uscire dalla nostra memoria (parlo per quelli della mia età).
Una considerazione su questa canzone e sul suo finale me l’ha fatta fare questa bambola spiaggiata in San Rossore e proveniente da qualche paese lungo l’Arno, sicuramente gettata via da qualche mamma, non di facili costumi indubbiamente, ma di facili ripulisti dei giocattoli inutilizzati dalla figlia che sta crescendo.
Quella piangeva perché non le aveva, questa piange perché non le vuole!