Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Questa settimana al Nuovo Circolo Rossini di Pontasserchio per la rassegna CircolaCinema presentiamo L'uomo che aveva picchiato la testa, documentario del famoso regista Paolo Virzì che racconta la vita, le idee, le fotune e le sfortune del cantautore livornese Bobo Rondelli.
Ambientato in un'estate bollente, in una Livorno che sembra l'Avana, in cui due vecchi amici dai diversi destini si incontrano: Paolo Virzì e Bobo Rondelli.
Nati e cresciuti nello stesso quartiere popolare, uno è diventato il regista che ha fatto conoscere al mondo l'umanità ironica, spavalda, irriverente di questa piccola e orgogliosa città di mare.
L'altro è il geniale e sconsiderato cantautore che di questo mondo vivace e plebeo è la voce piú autentica, esilarante e commovente.
Attraverso testimonianze, pedinamenti indiscreti, rievocazioni di memorie di quartiere, Virzì ripercorre la biografia rocambolesca di questo singolare artista, a partire dal suo gruppo storico "Ottavo Padiglione", alle esibizioni come straordinario performer dal vivo che a Livorno riempiono le platee delle feste popolari. Proprio nell'indagare il divertente mistero della personalità di Bobo Rondelli, refrattaria alle cerimonie e al successo
commerciale, si compone il ritratto di un'intera città che sembra resistere fieramente all'omologazione della modernità.
Vi aspettiamo alle 21.15 per passare una serata insieme al calduccio del Nuovo Circolo Rossini. L'ingresso è ad offerta e riservato ai soci.