Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava.
Abbiamo scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma per onorare la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .
Era da tanto tempo che un lettore (una lettrice in questo caso) non inviava alla Voce una foto da pubblicare.
Le Rubriche sono in genere qualcosa di corale nelle rappresentazioni di foto che rappresentano una realtà di qualsiasi genere essa sia, oppure di corpose e squisite dissertazioni su problemi e visioni personali o sociali; oggi invece voglio aprirne una con solo un’immagine che è di una leggerezza e leggiadria insuperabili come le piume e l’aspetto di questo straordinario uccello.
La foto è di un “beccapesci” ed è stata ripresa (dove se non) a Bocca di Serchio da una giovane fotografa che molti di noi conoscono personalmente e tutti i lettori telematicamente per aver seguito i suoi comunicati e gli aggiornamenti riguardanti il Consorzio di Bonifica Versilia Massaciuccoli del quale è Responsabile Ufficio Comunicazione:
Simona Tedesco.
Simona si diletta di fotografia naturalistica e passa il suo tempo libero andando dove pensa si trovi un animale raro, un fiore sconosciuto o un luogo inesplorato.
Veste elegantemente, uno stile impeccabile, bell'aspetto, "donna in carriera", ma con la macchina fotografica è un'altra persona: casca a volte in un fosso della bonifica, si graffia fra i rovi della pineta, si arrampica pericolosamente su scoscesi dirupi e scatta scatta e questo è il primo, per noi, che decide di regalare alla Voce del Serchio che le deve riconoscenza da quei primi giorni di lavoro congiunto che la unirono indissolubilmente al giornale per gli unici aggiornamenti continui e necessari per la conoscenza dei fatti del tragico Natale 2009.
Benvenuta in questa gabbia di matti Simona, ora aspettiamo le tue visioni.
Con affetto
u.m.