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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Micol Fiammini, Il Foglio, 17 apr. 2025
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Che tempo che fa - di Michele Serra
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Mazzarri e Boggi (Lista Boggi Sindaco)
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Pisa, 18 aprile
San Giuliano Terme, 24 aprile
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
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Di Ovidio Della Croce

Quattro anni con Pisanotizie

12/11/2012 - 17:04



 L'articolo di Ovidio Della Croce, ex consigliere comunale di San Giuliano, pubblicato nella rubrica "Finalmente Domenica" de La Voce del Serchio:

 

"Pisanotizie era una piacevole compagnia e soprattutto era un atto necessario che mi avvicinava alle mille voci di Pisa e dintorni, echi di mille e mille voci nazionali e internazionali"

Sono stato consigliere comunale a San Giuliano Terme dal 2004 al 2009, i primi anni in maggioranza e quasi alla fine del mandato nella minoranza di sinistra. Formavo le mie idee leggendo, come sempre, un paio di giornali nazionali ai quali aggiungevo la lettura, che consideravo allora obbligatoria, della stampa locale. Avevo fatto un abbonamento internet al Tirreno e lo consultavo quotidianamente.

Lo trovavo noioso tranne la rubrichetta "Sostiene Tanfucio" di "incursioni quotidiane nella vita di una piccola grande città" che non perdevo mai. Lo trovavo troppo ingessato, "ufficiale", sosteneva il centrosinistra da posizioni per me poco innovative e aperte ai movimenti.

Erano gli anni in cui cominciavamo le nostre battaglie per l'acqua bene comune e mi sembrava che tutti i grandi giornali capissero veramente poco di quello che stava succedendo fino a quando non lo scoprirono con la vittoria del referendum del 2011.Quattro anni fa ecco che arriva Pisanotizie. Quel modo nuovo di fare giornalismo indipendente mi conquista e da quel giorno lo leggo quotidianamente. Anzi no, dal 2 novembre 2012 non posso più farlo, perché Pisanotizie ha sospeso le pubblicazioni per la crisi economica in cui si trova, nonostante il suo indiscutibile successo editoriale. Pisanotizie era una piacevole compagnia e soprattutto era un atto necessario che mi avvicinava alle mille voci di Pisa e dintorni, echi di mille e mille voci nazionali e internazionali. Fa tristezza ora andare sul sito Pisanotizie e vedere la prima pagina senza notizie fresche, statica, con qualche intervento di riflessione sul futuro dell'informazione indipendente, un'agenda povera e, tra le rubriche, il saluto di commiato alle lettrici e ai lettori intitolato Maledetta domenica dell'amica Cristina Vettori.

E il silenzio intorno a noi cresce in questi giorni piovosi. Pisanotizie ha fatto una buona informazione per tutta la città e per la sua provincia, ha portato avanti un progetto editoriale di buon giornalismo indipendente "edito da una società composta da chi poi il giornale lo realizza quotidianamente, senza avere alle spalle forti poteri economici e politici". Un giornalismo che va a scovare cosa succede dove non succede niente, fatto di inchieste, di cronache, di cultura, una fonte indispensabile come l'acqua che si beve se vogliamo vivere in un paese realmente libero. E lo faceva andando sul campo a parlare direttamente con i protagonisti dei fatti e non soltanto con il taglia e incolla di contenuti elaborati da altri.

Il giornalismo che fa dell'indipendanza il suo valore costa, innanzitutto costa la fatica di chi lo fa: Chiara Martina, Ciccio Auletta, Danilo Soscia e Raffaele Palumbo, la fantastica redazione di Pisanotizie che voglio ringraziare con la speranza che possano riprendere il loro lavoro a una Pisanotizie più bella, curiosa, ricca, libera e alla ricerca di un nuovo modello economico.Pisanotizie era risultato tra i migliori quotidiani italiani locali on line e per questo aveva ricevuto il premio per la miglior grafica. Effettivamente è molto moderno e accessibile nella grafica: l'uso del colore, i titoli precisi, il modo di richiamare l'attenzione con le fotografie e, come i maggiori quotidiani on line, le centinaia di video ben fatti e impaginati in alto di spalla.

Su Pisanotizie trovavo sempre un misto di informazione locale molto puntuale e un'intelligente apertura al mondo che a me sembrava geniale, potevi leggere migliaia di news che raccontavano la città e non sentirti ripiegato sul localismo. Questo mix "glocale" (globale e locale) costituiva una bussola per il mio mio taglia e incolla delle letture mattutine e per la mia navigazione personale. Mi aiutava a orientarmi tra il vicino e il lontano, con una sorta di timoniere attrezzato per muovermi tra l'Arno e il mare aperto.A noi di provincia e da questo angolino sulla Voce del Serchio Pisanotizie magari sembrava un po' troppo cittadino, ma sicuramente una piccola e affidabile scialuppa per affrontare queste onde tempestose, per questo ci auguriamo che possa superare il punto critico e rimanere a galla.Alla fine dell'articolo devo trovargli un titolo: Quel quotidiano così locale così globale, potrebbe andare. Oppure: Pisanotizie Pisanotizie Pisanotizie, ci starebbe bene come incoraggiamento.

Ma anche: Quattro anni con Pisanotizie, non mi sembra male.

Ecco non so scegliere, Maledetta domenica.
Ovidio Della Croce

Fonte: Pisanotizie
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