Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
I consigli di frazione? Non servono a niente...
E' passato sulla Voce del Serchio il comunicato di proroga dei termini per le candidature per i Consigli di Frazione, perchè le domande presentate alla data del 24 ottobre 2012, in alcuni casi, non arrivano neppure a coprire il numero minimo previsto per i singoli Consigli di Frazione.
Son rimasta sorpresa.
Si, va bene la distanza tra istituzioni e persone comuni
Si, va bene la sfiducia verso tutto quello che riguarda la politica...ma siamo sempre a criticare quello che non va, abbiamo tutti teorie su come dovrebbero essere le cose.
Allora è più facile stare sull'albero a cantare piuttosto che assumersi delle responsabilità?
Se tutto fa schifo, io ci sono dentro oppure: tutto fa schifo, ma qualcosa e qualcuno no, tra cui io stesso?
Se è così, io che non sono implicato nel giudizio negativo, magari ho anche qualche idea su come dovrebbero/potrebbero essere le cose e allora perchè non provare a fare qualcosa?
Avevo immaginato che avrebbe prevalso questo atteggiamento, anche come segno di opposizione: inondare il comune di candidature per creare il problema della scelta.
Avevo immaginato che alla fine avrebbe agito un senso di contagio ...ah tu ti candidi, ma dai...quasi quasi allora ci penso anche io, magari insieme...
Forse avevo esagerato con l'immaginazione e infatti alcuni dati mi dicono di svegliarmi.
Sapete quante persone hanno letto sulla Voce del Serchio il comunicato di proroga? 32
Sapete quante persone sarebbero bastate in totale per avere i consigli di frazione? 41
Se una comunità di circa 12000 abitanti non riesce ad esprimere almeno 41 nomi che cosa significa?
Che la proposta non è ritenuta giusta e interessante.
Che la proposta non è ritenuta valida nella sua finalità e nel suo scopo.
Tra chi non le vuole, chi è indifferente e chi le vorrebbe, ma, per vari motivi ne rimarca solo le mancanze e i difetti, che differenza c'è? Secondo me nessuna, tutte e tre le posizioni produrrranno lo stesso risultato: niente, zero.
Credo che manchi qualcosa. Nessuna posizione guarda ai consigli di frazione come un'opportunità aggiuntiva e non sottrattiva.
Aggiuntiva perchè i consigli di frazione sono uno dei volti e delle forme di messa in moto di processi partecipativi di cui tutti denunciamo la mancanza.
Potrebbero essere uno strumento per costruire una comprensione critica di ciò che impatta col nostro mondo quotidiano, e un'opportunità per costruire un senso di comunità, uno sguardo solidale con il territorio in cui viviamo, che è fatto di persone, cose, scenari, contesti, storie, risorse e difficoltà.
Forma aggiuntiva di strategie per un processo di crescita di potere nei cittadini attraverso la partecipazione.
I consigli di frazione potrebbero essere, se lo volessimo, un'occasione per la comunità intesa come insieme di attori sociali a cui si riconoscono risorse, capacità e competenze, cittadini attivi capaci di agire, partecipare, elaborare e produrre cambiamenti, mettendosi in gioco, mettendo le mani in pasta responsabilmente.
Sono queste le finalità istitutive?
Si, no?
Personalmente credo che sia poco rilevante, quando metto in moto uno strumento partecipativo la finalità è già data: la partecipazione.
Tutto il resto è a carico di chi ci sta dentro, dipende dalle idee, dai pensieri, dalle immagini e dalla visione di comunità e di cittadino di cui si è portatori.
Ogni strumento di partecipazione è portatore di strategie per sostenere l'individuo nella sua trasformazione in cittadino attivo, così diverso dall'uomo qualunque che più che agire è agito, che perde la sua dimensione di individuo per assumere quella di massa, e si contenta di lamentarsi e indignarsi.
Ogni strumento di partecipazione possiede dentro di sé elementi positivi e negativi, antidoti e germi di malattie sociali, per questo va maneggiato con cura e per questo può destare preoccupazione.
Ha prevalso la preoccupazione...peccato davvero!