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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
FINALMENTE DOMENICA!
di Ovidio Della Croce
Bisogna essere ottimisti

18/11/2012 - 16:44

Brezza
Uno esce di casa, sente alitare una brezza calma, vede le foglie che si agitano piano, passa davanti ai seggi dove si svolgono le primarie del centrosinistra, gli è difficile trovare le parole scritte per parlarne e si rallegra della fila di persone che hanno ancora voglia di partecipare, hanno fiducia e speranza nonostante l’urto profondo della crisi economica e di quella della sinistra che mi sembra ancora più grave.

Il mio pantheon quando ero piccolo
Da piccolo, se avessi dovuto indicare due personaggi simbolo, avrei fatto i nomi di John Fitzgerald Kennedy e di Papa Giovanni XXIII. Kennedy mi piaceva: era intelligente, affascinante e moderno. Il video dello sparo a Dallas nel 1963 mi colpì moltissimo. Anche Papa Giovanni mi è sempre piaciuto, di fronte a un simile personaggio mi veniva la voglia di recitare “Padre nostro che sei in terra”, perché lo sentivo un uomo semplice e vicino. Avevo dieci anni, ma ricordo quel famoso filmato dell’11 ottobre 1962 quando, in una Piazza San Pietro gremita, il papa buono pronunciò il discorso alla luna con il finale: “Tornando a casa, troverete i bambini, date una carezza ai vostri bambini e dite questa è la carezza del papa”.
 
Un problema
Il problema è che, cinquant’anni dopo, la carezza è diventata un pugno. Il 14 novembre le piazze si sono riempite di ragazzi che chiedevano futuro, ma hanno ricevuto manganellate mentre dalle finestre del ministero hanno lanciato lacrimogeni. E non capisco come i poliziotti non riescano a fermare i black bloc e i pochi violenti che non sono eroi e neanche partigiani come si credono, sono un vuoto e un problema. 
 
Il Pci quando ero giovane
“Siamo ancora una volta in un momento pieno di insidie…” credo che siano state queste le ultime parole di Enrico Berlinguer, ma è certo che la mancanza di una costruzione collettiva e potente come il Partito comunista italiano si fa molto sentire. A quel partito non sono mai stato iscritto e l’ho criticato anche molto, ma penso che non si debbano perdere il filo della continuità con quel passato, le radici di quella storia quando i partiti di sinistra erano luoghi in cui entravi in contatto con persone distanti tra loro ma unite da un progetto comune e di lotta per la giustizia sociale. Il Pci e la sinistra hanno prodotto grandi riforme, anche dall’opposizione. Senza quella presenza oggi è rimasta solo l’ideologia che dice: il neoliberismo è naturale e inevitabile e non c’è niente da fare.
 
Il mio pessottimismo
Ho la fortuna di essere votato all’ottimismo come Vittorio Foa che diceva: finché nascono bambini bisogna essere ottimisti. Ma se penso alla sinistra italiana cambio umore. Penso che la sinistra italiana abbia perso molte occasioni, a partire da quando Pietro Ingrao, all’XI congresso del Pci, disse più o meno così: “Non sarei sincero se dicessi a voi che sono rimasto persuaso…”. Riassunto: non mi avete convinto. Applausi fragorosi dei militanti, gelo dei dirigenti.
 
Sul viale del Brennero
Passeggiando sul Viale del Brennero, chiuso fino al 21 novembre, solo con me stesso, tra i platani caduti per la pioggia e per il vento e abbattuti per il “cancro rosso”, la dolce brezza serale mi consola. Se guardo i ragazzi e le ragazze e la loro protesta non violenta penso che qualcosa di nuovo nascerà.

Fonte: Foto, "Festa di classe"
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25/11/2012 - 10:27

AUTORE:
Nichi Vendola

Agli uomini e alle donne della sinistra

Vorrei scrivere una lettera agli uomini e alle donne della sinistra. Della sinistra sparsa, sparpagliata, ferita, frammentata, della sinistra disincantata, di quella incazzata. Vorrei scrivere così.

Cara sinistra,
forse questo è un momento importante per provare a rimettere insieme le forze, le idee e attraversare un passaggio durissimo, drammatico, quello che è stato segnato dalla egemonia dell’agenda Monti, un’operazione politico-culturale particolarmente raffinata: fare cose di destra e chiamarla “tecnica”, il modo da sottrarre a tutti noi la possibilità anche di una contesa esplicitamente politica.

Il passaggio non è facile, perché in Italia e in Europa oggi vedono mettersi insieme ingredienti come la recessione, la disoccupazione di massa, la caduta libera della credibilità della democrazia e sono ingredienti che quando si miscelano determinano una crepa, una lacerazione non solo del tessuto sociale ma anche del tessuto democratico.

In passato quando questi tre elementi si sono incrociati le narrazioni populiste e reazionarie hanno coltivato la terra dei risentimenti, dei veleni culturali e la crepa si è allargata ed è diventata una catastrofe.

Per quello, forse, il campo in cui giocare è questo qui: le primarie del centrosinistra. Non c’è un esito scontato, non c’è garanzia del buon risultato. C’è un campo di battaglia è quello in cui a noi tocca il compito, qualunque sia il sentimento o il risentimento che ci portiamo addosso, di provare a rompere il recinto.

Il recinto delle culture liberiste, il recinto della soggezione della sinistra al racconto del mondo fatto da coloro che hanno vinto negli ultimi trenta anni. Rompere il recinto, ce la possiam fare, forse non ce la faremo. Io penso, cara sinistra, che sarebbe una colpa grave non provare a romperlo quel maledetto recinto.

24/11/2012 - 19:11

AUTORE:
Laura

Che Guevara che alzata la testa, sorride e dice: “Bisogna essere duri senza mai perdere la tenerezza”.

I cento passi di Peppino Impastato.

24/11/2012 - 14:42

AUTORE:
Guido

Per me Giuseppe Di Vittorio, il dirigente sindacale che esortava i braccianti a non togliersi il cappello davanti al padrone.

23/11/2012 - 20:49

AUTORE:
Simo

Caro Ovidio, sono fuori Pisa e ho visto che nel Pantheon della sinistra manca Luciana Castellina, una donna intelligente e bellissima.

Allora sono andata a un computer e ce l’ho messa io. Perché ha saputo interpretare i tempi in cui viveva ed è stata sempre attenta al cambiamento.
Ti segnalo l’ultimo docufilm di Daniele Segre: "Luciana Castellina, comunista".

Ne riparliamo a voce, ciao. Simo

23/11/2012 - 12:05

AUTORE:
Napolitano Francesco

A chi mi ha preceduto nei commenti vorrei fare due domande.
Le importanti letture che avete fatto che cosa vi suggerirebbe di fare se voi foste sindaco di S.Giuliano T.? E se voi foste Presidente del Consiglio? Quali leggi dell'attuale governo vorreste cancellare?
Le primarie del CS inizialmente mi hanno incuriosito, ma poi ho osservato che nessuno dei cinque si è impegnato o proposto di cancellare leggi del governo Monti: il semplice addio a Monti non è sufficiente, per chi si proclama di CS. Poi chi vincerà si dovrà alleare con altri: ma hanno affermato con chi? Silenzio. Una volta alleati dovranno rivedere il proprio programma: che cosa diventerà il nuovo programma? Non condivido niente del sindacalista Bonanni, ma ha ragione quando afferma che i partiti (anche quelli che si richiamano alla sinistra ... censura?)(autocensura dell'autore ndr), "hanno chiuso gli occhi su riforma delle pensioni e del lavoro, sulle tasse, ma hanno fatto tanti trappoloni su spending review, sui costi della politica, sulle Province, sulle municipalizzate, eccetera.

23/11/2012 - 0:56

AUTORE:
luca

Karl Marx: nessuno più attuale di lui. Leggerlo scoprendo che il capitalismo ha combinato ciò che Karl aveva previsto, anzi teorizzato: non può star fuori dal pantheon.
Berlinguer: la questione morale; ma come fa oggi a non venir in mente Enrico per il pantheon.
E poi datemi una deroga, ho bisogno del terzo, due non mi bastano mi ci vuole uno che pur di arrivare all'obbiettivo faceva un passo indietro per poi farne due avanti. Un po di ciò che ha bisogno la sinistra di oggi, giusto Giacomo? Ma si! Mi prendo il terzo; è Vladimir Ilyich Ulyanov (Lenin). Per chi ha poco tempo di leggere consiglio il film "Il treno di Lenin" un bel regalo che ho ricevuto e che può aiutare a difendersi dalla diaspora a sinistra. Buona visione a tutti e un grazie a Edi

22/11/2012 - 23:12

AUTORE:
cristi

Caro Ovidio,
ti scrivo piena di ottimismo anche perché, dopo una settimana di lavori in corso, mi sono liberata dei muratori che sono venuti a mettermi il camino! Ti leggo e rispondo solo ora, dopo aver disseppellito il pc da una quantità indefinita di polvere... Ma il culmine dell'ottimismo lo raggiungo al pensiero che finalmente hanno riaperto il Brennero e domattina (venerd^) non dovrò stare ferma mezz'ora in fila a San Giuliano!

22/11/2012 - 22:30

AUTORE:
un vecchio compagno socialista

Sono d'accordo con te a mettere Lelio Basso, ma in questi giorni, a vedere quello che è successo a Gaza e vista la tregua purtroppo momentanea farei anche il nome di un altro socialista: Sandro Pertini. Fu un grande Presidente della Repubblica col suo indimenticabile monito: "Svuotate gli arsenali, riempite i granai".
Ti saluto

22/11/2012 - 21:04

AUTORE:
Simonetta

Io nel pantheon della sinistra italiana ci metterei Rossana Rossanda, “la ragazza del secolo scorso”, come si intitola il suo racconto di una vita con un’idea di politica come educazione sentimentale.

“Perché per me la sinistra è questo. Una morale dell’uguaglianza”, mi ha colpito questa sua risposta in un’intervista a Marco Berlinguer di alcuni giorni fa.

È sta la mia educazione alla politica questa donna che, quando frequentavo il gruppo del “manifesto” o quando leggevo il “quotidiano comunista”, mi appariva come un’intellettuale rigorosa e austera e invece ho scoperto essere sensibile e curiosa.

22/11/2012 - 15:25

AUTORE:
Gilberto Vento

Nel pantheon della sinistra italiana metterei Lelio Basso, socialista (nel 1921 si iscrive al Psi) e antifascista (il regime nel 1927 lo confinò all’isola di Ponza).

Deputato alla Costituente, Basso contribuì alla scrittura della Costituzione in particolar modo alla formulazione dell’articolo 3 sulla necessità di rimuovere gli ostacoli alla libertà e l'eguaglianza dei cittadini e dell'art.49 sul ruolo dei partiti. Voglio anche ricordare la sua battaglia contro l'art. 7 sul Concordato tra Stato e Chiesa cattolica.

La posizioni di Basso che per me è stata interessante fu di aver visto per primo i “problemi del socialismo” (così si chiamava la rivista teorica da lui fondata) che lo portarono a una netta condanna dello stalinismo e a una critica nei confronti del socialismo reale, sempre mantenendo coerentemente una posizione di sinistra, che pagherà con l’isolamento politico. Basso si concentrerà sul lavoro intellettuale e come avvocato assumerà la difesa dei partigiani, degli operai, dei contadini contro l'azione, spesso antidemocratica, degli apparati dello Stato.

Interessantissimo fu il suo impegno internazionale: fu chiamato a far parte del tribunale Russel per i crimini americani nella guerra del Vietnam.

Basso apprezzò lo spirito antiautoritario della contestazione giovanile del 68. Sono anche gli anni in cui approfondisce la ricerca culturale con gli studi su Rosa Luxemburg, una figura di primo piano del movimento socialista di inizio novecento e da decenni sua grande passione intellettuale.

Rosa la donna che critica Lenin perché non condivide la sua teoria del partito centralizzato. Rosa era contraria alla partecipazione al primo conflitto mondiale e pagò con il carcere e con la vita le sue posizioni pacifiste e internazionaliste. Rosa starebbe bene nel pantheon della sinistra internazionale.

Dopo il crollo dell’Urss mi sorprende la svolta del partito comunista cinese che si fa fautore del capitalismo, che appare oggi un sistema quasi naturale, l’unico possibile nonostante il suo liberismo e l’attacco alla vita delle persone. In Italia anche il Pd ha ormai accettato l’idea che il capitalismo non sia superabile. Uomini come Lelio Basso e donne come Rosa Luxemburg mi hanno invece insegnato che il socialismo non è un’illusione e che è ancora un orizzonte possibile.

21/11/2012 - 18:29

AUTORE:
Gabriele S.

“Come avrei risposto, se mi avessero chiesto di citare i riferimenti della mia formazione?”
Non avrei avuto esitazioni: Antonio Gramsci su tutti, che leggo e rileggo .
Poi Roberto S. mio grande professore di tempi duri e carichi di passione; mi iniziò giovanissimo alla politica "nelle piazze" e mi fece coltivare il fuoco sacro della giustizia sociale.
E i “maestri di popolo”, Eugenio (di Buba) Del Genovese, Vittorio Sfingi detto il Tonfo e Francesco Paolini detto Buino. Comunisti ruvidi e gentili di Molina di Quosa, che hanno speso la loro vita per gli altri.
Ma anche i ragazzi di Tilt che ho incontrato ad Agosto in un campeggio a Marina di Grosseto a parlar di futuro o quelli che vedo spesso sulle terre confiscate alla mafia.
Anche quest’ultimi, seppur giovani, sono miei maestri di vita.
A tutti loro va il mio inchino.
Alle primarie voto Vendola, perché mi fa ancora sognare la “Sinistra di bellezza” che vorrei.
p.s. Laura nella foto è bellissima, come il tempo che spero avranno davanti le nostre figlie.

20/11/2012 - 18:31

AUTORE:
Stefano

Per me c'è Antonio Gramsci nel Pantheon della sinistra.

Le questioni PRIMARIE su cui bisogna mobilitarsi sono: lavoro, diritti e pensioni

Su queste questioni primarie (oscurate dai media) è partita la campagna referendaria che coinvolge il complesso delle forze che si sono opposte da sinistra alle politiche del governo Monti, sia sul piano politico che sociale.

Per le elezioni del 20 marzo occorre lavorare alla costruzione di una lista unitaria della sinistra contro il neoliberismo.

20/11/2012 - 10:20

AUTORE:
Matteo

Carissimo Ovidio,

ho letto il tuo articolo e, nonostante il richiamo all’ottimismo del titolo, ho percepito il tuo forte scetticismo. Più passa il tempo e più il Pci manca anche a me e si vede che non c’è un argine potente alle politiche neoliberiste.

Queste primarie sono importantissime. Si confrontano tre prospettive politiche: una moderata, una di compromesso e una di sinistra.

Per me è giusto andare a votare alle primarie e votare la sinistra, per questo ho aderito all’appello “Noi votiamo Vendola” diffuso qui a Lucca.

Perché Vendola esprime un’alternativa netta e praticabile alle politiche liberiste di Berlusconi prima, di Monti ora. L’Italia sta navigando verso il disastro. Lo strapotere di banche e finanza hanno fatto il bello e cattivo tempo, prima cavalcando il puledro berlusconiano, poi il montismo, ora cercando nuovi puledri (Renzi?) per continuare a dettare legge. E intanto un’intera generazione rimane inchiodata nella precarietà, e nuovi eserciti di disoccupati, cassaintegrati di tutte le età e classi sociali si aggiungono; per non parlare del degrado della scuola e dell’ambiente.

Nichi Vendola, per la sua limpidezza ed apertura umana, per la sua concretezza e profondità culturale, per la sua capacità di governare e di unificare, come sta dimostrando di saper fare in una regione difficile e complessa come la Puglia, è la persona ideale per guidare questo passaggio d’epoca.

Ti saluto con amicizia. Matteo

19/11/2012 - 15:11

AUTORE:
Barbara

La foto, come sempre è bellissima: sia Laura che la bandiera sullo sfondo ci indirizzano all'ottimismo.
Per dirla con Leopardi ha il faccino di chi ancora prepara la festa!!
Ciao, a domani.
Barbara

19/11/2012 - 10:34

AUTORE:
OPPURE VENDOLA

Manuela Giovannetti, Preside della Facoltà di Agraria dell'Università di Pisa, alle Primarie del 25 Novembre 2012, è con Nichi Vendola.