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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
PISA
Corti: “San Rossore resti al Parco”

23/11/2012 - 19:38

Il consigliere Andrea Corti, appena venuto a conoscenza della proposta di legge regionale di Trasformazione dell’ente “Azienda regionale agricola di Alberese” in ente “Terre regionali toscane”, che comporta il passaggio dell'ammonistrazione della tenuta di San Rossore al sopracitato ente, eventualità che ha suscitato molte proteste e un chiaro e preoccupato pronunciamento del Presidente del Parco Fabrizio Manfredi, si è messo al lavoro affinché la Regione ripensi la legge in modo tale che si possa individuare una strada che garantisca la difesa della specifica identità del Parco di San Rossore. Dopo vari contatti e interlocuzioni a tutti i livelli istituzionali coinvolti, Corti ha presentato una mozione in Provincia affinché sia concessa una deroga a tale legge, così che la gestione della Tenuta di San Rossore sia mantenuta dall’Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli.
 
La mozione prende avvio dalle finalità della proposta di legge regionale da raggiungere ”mediante la valorizzazione del patrimonio agricolo forestale e in particolare di quello di proprietà pubblica” e dalla constatazione che per raggiungerle “è prevista la modifica della legge regionale n. 24/2000 “Disposizioni per la gestione della Tenuta di San Rossore per il funzionamento del Comitato di Presidenza”, che delega le funzioni amministrative di competenza regionale attinenti la gestione della Tenuta di San Rossore all’Ente Parco regionale Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli. In particolare nella mozione si rileva che
“Le funzioni amministrative di competenza regionale attinenti la gestione della Tenuta sono delegate all’ente Terre regionali toscane".
 
Molto preciso l’elenco dei vincoli a cui è soggetta questa area protetta regionale e assai dettagliati i riferimenti all’attività agricola “funzionale alla gestione di un unicum ambientale a supporto della tutela complessiva della biodiversità, non avendo quindi finalità economiche prevalenti, ma sussidiarie alle finalità complessive della gestione della Tenuta”.
 
Corti sottolinea il fatto “che gli ambienti naturali della Tenuta di San Rossore, la cui valenza è stata riconosciuta a livello internazionale, come sopra ricordato, si inseriscono in un territorio fortemente antropizzato e soggetto a pressioni di varia natura, comprese quelle dell’erosione costiera,e che per tali motivi è prevedibile la necessità di avviare a rinaturalizzazione superfici attualmente destinate all’attività agricola”.
 
Corti cita infine il preambolo della proposta di legge regionale in cui “è espressamente previsto di mantenere nell’ambito della gestione pubblica soltanto le attività finalizzate a rispondere ad esigenze di interesse pubblico, quali la tutela della biodiversità, lo svolgimento di attività di sperimentazione, innovazione e ricerca in agricoltura, attività, quest’ultime, già in essere nella Tenuta”.
 
Corti scrive nel dispositivo finale della mozione:
“Pur condividendo le finalità e gli obiettivi generali della proposta di legge regionale, chiede che le funzioni amministrative di competenza regionale attinenti la gestione della Tenuta di San Rossore, avendo come obiettivo preminente la tutela della biodiversità, siano mantenute all’Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli”. 

A cura di Ovidio Della Croce



Fonte: Nel documento allegato il testo integrale della mozione
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26/11/2012 - 19:37

AUTORE:
LUIGI

LETTURA INTERESSANTE,
SALUTI
GIGI

26/11/2012 - 11:06

AUTORE:
Mariano

Pur apprenzando la nobile iniziativa del Consigliere Corti, mi permetto di porre all'antenzione sua e dei lettori, le seguenti osservazioni:
- la parte descrittiva o preambolo della mozione, risulta ottima e corretta nella sua descrizione (solo che la Legge 394/91 non è ex ma, seppur in discussione di modifica al Parlamento, è ancora vigente, mentre gli ettari destinati all'agricoltura nella tenuta sono 490. Consiglio a tutti di leggere il punto di vista del Dott. Panicucci su questo blog);
- nella parte del dispositivo finale,quella relativa all'impegno del Consiglio Provinciale, a mio modesto avviso andrebbe modificata la parte "pur condividendo le finalità e gli obbiettivi della proposta di legge.... le competenze gestionali siano mantenute all'Ente parco..." con la seguente dicitura:
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Non condividendo il passaggio della tenuta di San Rossore in "terre regionali toscane" per le motivazioni di contrasto con le norme nazionali di riferimento che garantiscono la salvaguardia e la tutela di un patrimonio ambientale unico nel suo genere,si ritiene opportuno mantenere quanto codificato nella legge L. R. 24/2000. Resta inteso che le competenze gestionali e le risorse rimarranno inalterate all'Ente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli, affinchè siano assicurate la tutela delle caratteristiche naturali-storico-ambientali, la fruizione, la didattica ,lo studio e la reale possibilità di sbocco per le nuove e future occasioni di lavoro, che il contesto ambientale offre alla sempre più pressante richiesta di una società moderna e più attenta alla qualità della vita.
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Questo potrebbe far desistere la Regione (per fortuna una parte trasversale ma minoritaria) dall'espropriare la tenuta per destinarla ad azienda agricola forestale, che come sappiamo è deficitaria nelle altre due realtà del casentino e della maremma. In pratica l'operazione che verrebbe portata avanti serve ( con i finanziamenti di San Rossore) a coprire la sconsiderata e fallimentare gestione economica delle altre due: Nel marzo del 2012, l'azienda maremmana ha chiuso il proprio bilancio in negativo con 1.400.000,00 € (unmilionequattrocentomilaeuro) di deficit. Perchè la Provincia non offre alla Regione - e la indica all'Assessore regionale Salvadori come soluzione ben più logica - l'ex Tenuta Gaslini di Peccioli che ha già tale vocazione ed è definita "condensato rurale toscano" con i suoi 1477 ettari e un patrimonio di edifici rurali non indifferente?
Mi sembra questa una soluzione più percorribile....
Dott. Mariano Tramontana
(dipendente Ente Parco)

24/11/2012 - 10:31

AUTORE:
Giovanni

Questo Corti mi sembra che abbia fatto poche chiacchere ma abbia assestato un bel colpo. Ora si guarda chi sta da una parte o dall'altra. Diamogli una mano, non so come si faccia ma il verso ci sarà, no?