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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Pisa, 18 aprile
San Giuliano Terme, 24 aprile
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
La Natura vista da:
Simona Tedesco
Un incontro casuale: il Torcicollo

26/11/2012 - 20:47


E poi un giorno succede così, che sei appostata in macchina con la rete mimetica e dal finestrino spunta solo l'obiettivo. Stai puntando verso un canneto davanti a te e lui appare alla tua destra, a soli tre metri su una balaustra. Non hai nemmeno il tempo di pensare, perchè sai che così com'è arrivato, entro pochi secondi sparirà..

Quindi ti giri, neanche troppo velocemente per non spaventarlo e fai click..soltanto tre volte.
Era il 1° di novembre e da allora continuo a farmi tante domande...che ci faceva ancora qui di questi tempi? dove andava? lo rivedrò mai?
Cronaca di un incontro del tutto casuale

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Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
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Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

28/11/2012 - 10:22

AUTORE:
Simona Tedesco

Ciao Giancarlo,
grazie per aver postato la scheda del torcicollo!!
In effetti anche io cercando informazioni e parlandone con altri fotografi, ho capito che non è proprio facilissimo da incontrare (figurati da fotografare!!)
Ciò che mi ha colpito in particolare sono stati il piumaggio e le zampe :-) entrambi veramente particolari.

A presto,
Simona

27/11/2012 - 16:04

AUTORE:
Giancarlo

TORCICOLLO
Ordine: Piciformes
Famiglia: Picidae
Pur appartenendo alla famiglia dei Picchi, il Torcicollo non possiede alcune abitudini comportamentali tipiche: non tambureggia, non si arrampica verticalmente sui tronchi, non scava il legno per procurarsi il cibo né per costruirsi il nido. È lungo circa 20 centimetri e ha un’apertura alare di 31 centimetri.

Il piumaggio è screziato e dominato dai colori grigi e bruni, il ventre è più chiaro, le piume del vertice del capo erettili. Presenta un becco più corto che negli altri Picidi e di forma conica, coda lunga e arrotondata, ma non rigida come nei picchi tipici. Piedi come nei picchi: due dita avanti e due dietro. Volo ondulato come quello delle allodole. A differenza degli altri picchi, il Torcicollo cerca il cibo sul terreno e la sua alimentazione è strettamente insettivora.

Frequenta ambienti alberati caratterizzati però dalla presenza di ampi spazi aperti come parchi urbani, frutteti, incolti alberati, boschi radi. La nidificazione ha luogo nelle cavità naturali degli alberi o nei nidi abbandonati scavati dai picchi. Qui la femmina depone di solito una sola covata formata da 7 a 11 uova che si schiudono dopo circa 2 settimane di incubazione. Dopo altre 3 settimane i piccoli ormai svezzati abbandonano il nido.

Le distanze percorse non scendono sotto i 500 chilometri, ma un buon numero supera anche i 2.000 chilometri dai siti di inanellamento, confermando gli estesi spostamenti che rendono questa specie certamente unica nell’ambito dei Picidi europei. Il contributo di pulcini marcati in Finlandia viene confermato da questa carta, che mostra come le ricatture di questi uccelli si concentrino soprattutto nel nord-est e quindi a sud, tra Puglia e Calabria.

L'area primaria di origine dei Torcicolli esteri è localizzata nella Finlandia meridinale ed il Baltico, mentre seconda per importanza risulta essere quella incentrata in zone continentali dell’Europa orientale. Limitate le segnalazioni dall’Italia verso l’estero, dalla Spagna occidentale ad ovest, alla Francia, e sino alla Bulgaria ad est, un Paese quest’ultimo caratterizzato da rari casi di connettività con l'Italia.


Il Torcicollo è l’uccello con la lingua più lunga: fino a 12 centimetri, pari a circa i due terzi del corpo . Ma non è questa la sola caratteristica fisica o comportamentale capace di renderlo una specie unica. Il nome italiano deriva, infatti, dall’atteggiamento caratteristico, che lo vede allungare il collo, gonfiare le penne della testa e muoversi lentamente avanti e indietro: il predatore crede di avere a che fare con un pericoloso serpente e spesso abbandona l'attacco. Il piumaggio estremamente mimetico del Torcicollo ne rende difficile l'avvistamento e di conseguenza il segnale principale del suo arrivo in primavera è rappresentato da suo caratteristico richiamo, per certi versi simile a una sorta di "risata".