Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Buon inizio dicembre.
Ieri mattina, dal negozio ferramenta Fanti di Nodica, i clienti sono stati richiamati fuori da uno schiamazzio in una lingua strana e incomprensibile.
Di fianco alla chiesa S. Simone e Giuda vi è un cassonetto dedicato agli indumenti dismessi e qualcuno aveva ben pensato di non sollevare il pesante sportello e lasciare più facilmente gli oggetti per terra.
Dal semaforo sulla provinciale a quell’ora traversano la strada alcune giovani di colore che vanno “regolarmente” a piedi al lavoro sulle strade di bonifica, una qua, due là e fanno quei due o tre chilometri tranquille e beate ogni giorno, due volte.
Devono esercitare per un datore di lavoro davvero povero se non può permettersi di portarle sul posto, povero o forse ricercato, come povere devono essere quelle “povere” (con altro significato) donne se si sono accapigliate per la spartizione dei poveri cenci.
Vuoi scandalizzarti perché c’è gente che vuole usare abiti usati?
Perché sono puttane?
Perché sono diverse di pelle?
O ti viene istantaneo alla mente il vero scandalo di quei “bravi italiani”, forse anche ricchi, che si scannano urlando per accaparrarsi non i vestiti abbandonati, ma addirittura i corpi che sono dentro quei vestiti?
Vergogna!
Quella è vera vergogna, non quella di dar via il proprio corpo, ma volere quello di altri!
Ho ancora lo stomaco in subbuglio da quando la notizia è stata data al mondo intero e noi ci stiamo dividendo e arrabbiando perché l’altra domenica io c’ero e te no!