Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Buon inizio dicembre.
Ieri mattina, dal negozio ferramenta Fanti di Nodica, i clienti sono stati richiamati fuori da uno schiamazzio in una lingua strana e incomprensibile.
Di fianco alla chiesa S. Simone e Giuda vi è un cassonetto dedicato agli indumenti dismessi e qualcuno aveva ben pensato di non sollevare il pesante sportello e lasciare più facilmente gli oggetti per terra.
Dal semaforo sulla provinciale a quell’ora traversano la strada alcune giovani di colore che vanno “regolarmente” a piedi al lavoro sulle strade di bonifica, una qua, due là e fanno quei due o tre chilometri tranquille e beate ogni giorno, due volte.
Devono esercitare per un datore di lavoro davvero povero se non può permettersi di portarle sul posto, povero o forse ricercato, come povere devono essere quelle “povere” (con altro significato) donne se si sono accapigliate per la spartizione dei poveri cenci.
Vuoi scandalizzarti perché c’è gente che vuole usare abiti usati?
Perché sono puttane?
Perché sono diverse di pelle?
O ti viene istantaneo alla mente il vero scandalo di quei “bravi italiani”, forse anche ricchi, che si scannano urlando per accaparrarsi non i vestiti abbandonati, ma addirittura i corpi che sono dentro quei vestiti?
Vergogna!
Quella è vera vergogna, non quella di dar via il proprio corpo, ma volere quello di altri!
Ho ancora lo stomaco in subbuglio da quando la notizia è stata data al mondo intero e noi ci stiamo dividendo e arrabbiando perché l’altra domenica io c’ero e te no!