Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Per il rotto della cuffia
No, non sono andato a Viareggio, son qui alla TV, è triste ma è così. Ma non c’è Perez, e infatti all’inizio chiacchiera con Orsini. Però c’è l’amico Enzo che, invitato a pranzo, oggi condivide emozioni e speranze con me. Anche se oggi è domenica rientra Sabato (chiedo scusa!). Vediamo immagini di motorini e macchine con bandiere e Orsini dice che i pisani a Viareggio saranno mille (come a Quarto e Marsala con Garibaldi!).
Si parte: mi pare che il Viareggio sia molto aggressivo e dinamico e quindi bisogna stare molto (ma molto) attenti. Annoto una punizione di Favasuli, un’occasione di Scappini su corner, dei batti e ribatti a centrocampo, un’uscita a vuoto di Sepe. L’amico Enzo assiste impassibile senza azzardare alcun commento, poi al 18° dice “beh!”. Si fa male Sbraga e non sembra roba da poco (si verrà poi a sapere che si è fratturato il setto nasale!), infatti entra Rozzio. Poi arriva una bella occasione per Scappini, ma l’ex Gazzoli para. La partita è sostanzialmente equilibrata: loro chiudono bene (e poi in attacco Scappini non è Perez, mentre Tulli è meno ficcante del solito). L’amico Enzo, che al 26° era andato a prendere il caffè, torna al 29° alla TV, ma sempre senza proferir motto; poi dice “partita vibrante” e al 32° se ne torna giù in cucina. Verso la fine del tempo (momento in cui pare che il Viareggio faccia di solito quasi tutti i suoi goal) il fratellino di Giovinco (che è bravino davvero) ha improvvisamente una bella occasione, ma per fortuna la palla fa la barba al palo (una volta si diceva così) ed esce di poco; subito dopo in contropiede il Viareggio spreca un’altra occasione. Meno male che finisce il tempo, perché eravamo in difficoltà.
Si riparte. Però ho la sensazione che loro siano più aggressivi e noi un po’ troppo compassati. Speriamo bene. Battiamo diversi angoli e su uno di questi c’è uno di quegli schemi che di solito fanno arrabbiare i tifosi perché non portano a nulla, e invece Benedetti al volo ci porta in vantaggio! Il telecronista parla di tiro chirurgico. Al 7° rientra l’amico Enzo per annunciare che torna a casa. Ma subito dopo Benedetti tocca assurdamente col braccio in area e provoca un rigore: Sepe lo parerebbe, ma sulla risposta il solito Giovinco è il più rapido di tutti e pareggia. Peccato! E non è finita: la rete galvanizza il Viareggio che per qualche minuto attacca e al 22° segna, dopo una serie di incertezze della nostra difesa. Poi Benedetti si fa espellere e quindi si resta in dieci. Buona notte? Al 36° entra nella stanza l’amico Giovanni, illustre direttore del coro della Filarmonica Pisana: non gliene frega nulla del Pisa, ma per tirarmi su dice che pareggeremo. Ed ecco il miracolo: all’ultimo secondo Gatto segna e pareggia! Viva la gloriosa Filarmonica Pisana! Viva Verdi e Puccini!