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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Unioni comunali PD San Giuliano Terme e Vecchiano
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di Mario Lavia-per Il Riformista
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Di Andrea Paganelli
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di Paolo Pombeni
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Giovanni Russo per: Unione Comunale PD Cascina
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
PISA
Recupera, Riqualifica, Riutilizza…
i grandi siti produttivi

13/12/2012 - 21:22

Un’altra economia per combattere la crisi
 
Sono tanti gli esempi in tutta Europa e nel mondo di grandi aree industriali dismesse che sono state liberate da gruppi di cittadini e cittadine che le hanno restituite alla città e ai suoi abitanti sviluppando i più diversi progetti sociali e culturali. Forme di autorganizzazione e di autogestione che hanno ridato vita a luoghi abbandonati da imprenditori, aziende e multinazionali. Luoghi di lavoro chiusi per i motivi più diversi, che vengono riutilizzati e destinati dal basso a nuove forme di produzione immateriali ma anche materiali, in cui si riattivano attività sportive, culturali, sociali, forme di cittadinanza attiva e di partecipazione che in molti casi vengono anche riconosciute e sostenute dagli enti locali. 

 

Anche nelle città italiane e pure a Pisa le aree industriali dismesse crescono a vista d’occhio. C’è chi chiude perché colpito dalla crisi e chi chiude approfittando della crisi, ma anche non mancano operazioni più complesse che vanno dalla delocalizzazione al tentativo di realizzare speculazioni immobiliari più redditizie rispetto al mantenimento della produzione, portando così alla dismissione di un sito produttivo. Grandissime aree lasciate a marcire nel degrado e spesso non bonificate, di cui il privato non risponde in alcun modo e su cui troppo spesso gli enti locali non posano lo sguardo per ripensarne la funzione sociale. 

 

Venerdì 14 e sabato 15 dicembre saranno due giorni di confronto e discussione proprio su questi temi, su come riqualificare e riutilizzare le grandi aree dismesse, a partire da quella liberata lo scorso 20 ottobre dal Municipio dei Beni Comuni: l’ex-Colorificio Toscano di proprietà della J Colors chiuso nel 2009. Una storia quella dell'ex-Colorificio simile a quella di molte altre aree industriali presenti a Pisa. Come immaginare una riconversione sociale di questi spazi? Come riattivare nuove forme di produzione dal basso sostenibili e in grado di garantire i pieni diritti di chi vi opera? Sono queste alcune delle domande che ci porremo in questi due giorni. Ma non solo. Come evitare che queste enormi superfici diventino, come troppo spesso accade, oggetto di speculazione immobiliare grazie a varianti urbanistiche fatte "ad hoc"? Un pericolo che potrebbe presentarsi anche per l’ex-Colorificio Toscano.

 

È possibile immaginare strumenti legislativi che siano in grado di riconoscere e valorizzare le esperienze di autogestione e promuovere nuove e diverse attività produttive nelle aree industriali dismesse? La Regione Toscana, che ha più volte posto il problema dell'uso futuro di queste aree, potrebbe costruire un percorso all'avanguardia in questa direzione?  

 

Di tutto questo parleremo insieme il 14 e 15 Dicembre all’ex-Colorificio Liberato, perché il confronto possa essere anche pratica quotidiana, com'è successo in questo caso dal 20 Ottobre fino ad oggi. 

 

Promuovono: Progetto Rebeldìa - Gruppo Regionale Federazione della Sinistra-Verdi - Federazione PRC Pisa 

 

Il programma in dettaglio 

 

Recupera, Riqualifica, Riutilizza… i grandi siti produttivi.

Un’altra economia per combattere la crisi 

 

Convegno 14-15 dicembre 2012, Ex-Colorificio Liberato, via Montelungo 70, Pisa 

 

Venerdì 14 dicembre alle ore 21 

 

RiutilizziAmo Pisa 

 

Proiezione della video-inchiesta: “Pisa in vendita? Il patrimonio pubblico come bene comune della città” realizzato da Pisanotizie, in collaborazione con il gruppo consiliare di Sel-Pisa. 

 

Intervengono:

un redattore di Pisanotizie

Carlo Scaramuzzino, consigliere comunale Sel

 

A seguire la presentazione del dossier realizzato dal WWF-Pisa, Progetto Rebeldìa e Unione Inquilini nell’ambito della campagna “RiutilizziAmo l’Italia” 

 

Mostra fotografica a cura dell’Associazione Imago 

 

Sabato 15 dicembre Alle ore 10  

 

Crisi e Rendita: come “difendere” il territorio, il patrimonio pubblico e le grandi aree dismesse 

 

Intervengono: 

Fausto Ferruzza, Presidente Legambiente Toscana 

Giorgio Pizziolo, Docente presso la Facoltà di Architettura di Firenze 

Monica Sgherri, Capogruppo Federazione della Sinistra-Verdi-Regione Toscana 

 

Alle ore 13 Pausa pranzo 

 

Alle ore 15:30 

 

Verso una proposta di legge per la “riconversione” delle aree produttive contro la speculazione e le delocalizzazioni 

 

Intervengono: 

Maurizio Marcelli, Responsabile nazionale ambiente FIOM

Rosa Rinaldi,Segreteria nazionale Prc, Responsabile Ambiente, territorio e beni comuni 

Un esponente del Progetto Rebeldìa

Fonte: Comunicato Rebeldìa, FdS-Verdi Toscana, Prc Pisa
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