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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Pisa, 18 aprile
San Giuliano Terme, 24 aprile
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
SAPERE
GOLCONDA
di René Magritte

23/12/2012 - 10:23


Golconda è stato dipinto nel 1953 da René Magritte.

Nel quadro sono raffigurati numerosi uomini in bombetta che cadono fra i palazzi di una città. Potrebbe essere un sobborgo di Bruxelles, dove il pittore ha vissuto. Il cielo è terso e gli uomini, diversi fra loro solo nel volto, perché indossano tutti gli stessi abiti: bombetta, cappotto nero, ombrello e scarpe nere, la divisa comune di banchieri e uomini d’affari,  a volte sono dipinti di fronte altre volte di lato e cadono in posizione retta e composta.

E’ in realtà difficile stabilire se stanno cadendo o se si stanno alzando da terra diretti verso il cielo. Il nome del quadro fu suggerito a Magritte dal suo amico Louis Scutenaire.

Il nome Golconda probabilmente si riferisce all’omonima città indiana, dove hanno avuto sede due regni molto ricchi che hanno esercitato il loro potere dal quattordicesimo al diciassettesimo secolo.

Magritte era un surrealista la cui ricerca pittorica cercava di produrre effetti visivi sconcertanti. La tecnica utilizzata era quella di inserire oggetti comuni all’interno di contesti inusuali.

La ricerca del significato del quadro ha avuto diverse correnti di pensiero, spesso respinte dallo stesso autore, come ad esempio quella che considerava gli uomini in bombetta una metafora dei  banchieri e  la scelta del titolo Golconda, città ricca e opulenta, una indiretta critica al capitalismo. Legandoli fra loro, questi due elementi, diventavano un manifesto politico.

Caduta questa interpretazione ce ne sono altre che lavorano anche sull’inconscio ma il vero significato rimane un mistero, lasciando, come è giusto che sia, una pura esperienza visiva a chi guarda il dipinto.

Una curiosità
L’albo mensile N. 41 del noto fumetto Dylan Dog, pubblicato la prima volta nel febbraio del 1990, è intitolato “Golconda!” e la sua copertina è un chiaro richiamo alla famosa opera di Magritte.

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