Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Canale demaniale di Ripafratta
Firmata l’intesa per l’avvio della progettazione di messa in sicurezza idraulica. Dal 1° gennaio la competenza passa al Consorzio Fiumi e Fossi; previsto il trasferimento della proprietà ai Comuni di Pisa e San Giuliano Passaggio al Consorzio Fiumi e Fossi a partire dal 1° gennaio 2013; avvio della progettazione e reperimento delle risorse per la messa in sicurezza idraulica; attuazione del successivo trasferimento della proprietà ai Comuni di Pisa e San Giuliano.
Questi in sintesi gli elementi che costituiscono il protocollo d'intesa sul canale demaniale di Ripafratta, sottoscritto dalla Provincia di Pisa e dal Consorzio di Bonifica Fiume e Fossi.
“Il canale – spiegano l'assessore provinciale all'ambiente Valter Picchi e il presidente del consorzio Marco Monaco – da tempo ha cessato di svolgere le sue funzioni originarie (forza motrice per i mulini e navigazione per il trasporto di merci e persone) ed è attualmente utilizzato in forma assai ridotta per irrigazione agricola; ma mantiene una sua valenza storica, ambientale e paesaggistica e necessità di interventi che, grazie al protocollo firmato, potranno essere progettati e poi avviati a realizzazione”.
La Provincia di Pisa, in accordo con il Consorzio, sentita la Soprintendenza di Pisa, il 25 luglio scorso ha approvato il testo del protocollo per raggiungere gli obiettivi citati e ha conseguentemente individuato nel proprio bilancio le risorse necessarie a svolgere i rilievi topografici necessari alla progettazione, pari a 50.776,92 euro. “L’intesa, nello specifico, prevede che la Provincia si impegni a destinare un contributo annuo al Consorzio per la compartecipazione alle spese pari a quanto incassato dai canoni del demanio idrico pertinenti al canale, fino ad un massimo di 40.000 euro annui”, conclude Picchi.
“Inoltre, alla conclusione dei lavori per la messa in sicurezza idraulica, Provincia e Consorzio predisporranno la documentazione da inviare alla Regione Toscana per il passaggio della proprietà del canale e delle sue pertinenze ai Comuni di Pisa e San Giuliano Terme”.Il tempo previsto per la compilazione del progetto è di 12 mesi; e gli enti si impegneranno a farsi parte attiva, nei confronti della Regione stessa e dell'Autorità di Bacino, al fine di reperire le risorse per l'esecuzione dell'intervento.