Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
TRIONFO PER IL CONCERTO DEGLI AUGURI ALL’OLIMPIA.
Tutto esaurito e decine di persone fuori. La grande musica saluta l’anno nuovo.
VECCHIANO.
Il Concerto Degli Auguri, l’evento organizzato domenica scorsa dall’Accademia de’Concerti con sette musicisti d’eccezione al teatro Olimpia, ha registrato il tutto esaurito. La capienza del teatro è risultata insufficiente per contenere la marea di pubblico accorsa, e diverse decine di persone hanno dovuto tornare a casa senza poter assistere al concerto. C’era molta attesa a Vecchiano per questo concerto, che proponeva alcuni tra i più affermati musicisti italiani in campo internazionale con una evidente attenzione ai talenti locali: Sandro Ivo Bartoli, pianista vecchianese famoso nel mondo e direttore artistico dell’Accademia de’Concerti; Andrea Dell’Ira, avanese, Prima Tromba Solista del Maggio Musicale Fiorentino; Marco Fornaciari, già Primo Violino de I Solisti Veneti e mostro sacro del concertismo italiano; Paolo Ognissanti, docente di Violoncello al conservatorio Paganini di Genova; Debra Fast, già Primo Violino dell’Orchestra dell’Opera di Vancouver, e poi Anne Lokken alla viola e Fabrizio Petrucci al contrabbasso, entrambi dell’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.
Una compagine così prometteva grandi emozioni, ed i musicisti non hanno mancato di dimostrare il loro talento con esecuzioni degne di teatri ben maggiori dell’Olimpia.
Marco Fornaciari ha – letteralmente – sbalordito l’uditorio con le diaboliche variazioni sul Carnevale di Venezia di Paganini, un brano irto di difficoltà che sgomentano ma che il violinista livornese ha eseguito con disinvoltura ed eccezionale maestria.
L’assolo del trombettista Andrea Dell’Ira alla fine della prima parte ha suscitato l’ovazione del pubblico per la magnifica interpretazione: fraseggio nobile e intonazione perfetta, segni d’una musicalità di prim’ordine come la sua fama giustamente conferma.
Sandro Ivo Bartoli ha dato inizio alla seconda parte con il Concerto MAlèdiction di Liszt, altro lavoro infestato da difficoltà tremende, che ha suonato con piglio ardito e attenzione agli aspetti più prettamente musicali del brano.
Il concerto è terminato con il Settimino Op.65 di Saint-Saens, un capolavoro di fine Ottocento dove tutti gli strumenti si sono alternati in un fraseggio raffinato ed elegante. Tutti i protagonisti si sono prodotti in una esecuzione straordinaria, piena di spunti di lirismo eccezionali e di momenti di forte intensità espressiva.
Alla fine, la lunga ovazione del pubblico ha giustificato gli sforzi degli organizzatori. Il teatro così colmo non si era mai visto prima, segno evidente che all’offerta di grande qualità il pubblico risponde con entusiasmo.
L’augurio per il 2013 è di avere più manifestazioni di questo livello, che fanno onore al nostro territorio ed ai suoi musicisti.