Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Se ne sta dietro una tastiera, timido timido, e quando il suo gruppo attacca un pezzo si mette a cantare a squarciagola canzoni che il più delle volte è stato lui stesso a scrivere. E' quel genio creatore di melodie meravigliose che risponde al nome di Camillo Facchinetti, in arte Roby, nato il giorno 1 maggio 1944 ad Astino, in provincia di Bergamo.
Primo di cinque figli, la sua precoce passione per la musica porta i suoi genitori ad iscriverlo all'età di otto anni al conservatorio "Donizetti" di Bergamo. La sua prima band, "I Monelli", vede la luce nel 1958: si esibisce nelle balere della provincia. A Rimini il gruppo incontra Paolo Bacilieri, gestore de "La Stalla", un rinomato locale di Riccione che vuole dar loro un'opportunità, previa audizione personale.
Il risultato dell'esibizione di fronte all'intraprendente Bacilieri è un ingaggio della durata di venti giorni nel suo locale, ingaggio poi rinnovato per tutta la stagione grazie al successo ed ai consensi ottenuti.
Passato alla band "Pierfilippo e Les Copains", Roby gira l'Italia, fin quando una sera a Bologna la band suona insieme ai Pooh, un gruppo già formato da tempo che propone un rock melodico di ottima fattura. Al termine dell'esibizione a Roby viene proposto di unirsi al gruppo, in quanto vi è la necessità di sostituire Bob Gillot, componente inglese che crea qualche problema.
Il nostro accetta scegliendo come nome d'arte, forse per dare un tocco di americanismo alla sua provenienza, appunto Roby. Il riservatissimo musicista è poi diventato la vera e propria anima della band, trascinatore del gruppo anche fuori dal palcoscenico. Oltre ad essere particolarmente preparato dal punto di vista musicale, è dotato di una voce straordinaria, potente e pulita che mette in risalto molto spesso nei ricorrenti "assoli" vocali.
Sotto il profilo umano è una persona davvero speciale, buona e sensibile come poche, capace di capire le esigenze degli altri e di immedesimarsi nei panni altrui. Tutte caratteristiche che ha saputo trasmettere a suo figlio Francesco, meglio conosciuto come DJ Francesco, venuto alla ribalta con la canzone-tormentone "Capitan uncino" nell'estate del 2003.
E' comunque senz'altro questo equilibrio caratteriale, unito naturalmente alle analoghe straordinarie doti dei suoi compagni di avventura, che i Pooh hanno saputo affrontare indenni le acque agitate e incerte di oltre quarant'anni di carriera. Mai si sono calpestati i piedi a vicenda.
Roby Facchinetti ha inciso anche qualche disco solista. Il suo primo titolo in questa veste risale all'aprile del 1984 ed è intitolato semplicemente "Roby Facchinetti", mentre del 1993 è "Fai col cuore".
Alto 171 cm, capelli castani, occhi azzurri, ha cinque figli: Alessandra, Valentina, il già citato e noto Francesco, Roberto e Giulia.