Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Ogni anno dobbiamo pagare un tributo di sangue a questa pratica ricorrente e cretina degli scoppi di capodanno. Qualcuno ha lanciato anche un appello in nome degli animali spaventati dai botti.
Anche la mia Titta (una canina deliziosa che ho avuto per molti anni) era spaventata dai botti ed era l’unica occasione (ma in effetti il permesso era accordato anche durante i temporali) in cui le permettevo di entrare in casa a ripararsi. Piangeva fuori della porta fino a quando non la facevo entrare e lei si dirigeva direttamente in camera mia e si accucciava sul tappeto fino a quando gli scoppi non erano finiti. Faceva una grande tenerezza vederla nel cantuccio tremare tutta spaventata con la coda fra le gambe.
Quindi non solo i botti di capodanno ma anche i tuoni dei temporali sono momenti di paura per questi che rimangono tuttavia degli animali. Creature che si deve rispettare e che è giusto amare e proteggere senza cadere nell’errore però di identificarli con gli umani, come talvolta purtroppo accade.
Se lo si fa si stravolge la vita dell’animale che assume comportamenti estranei alla sua natura con gravi problemi di relazione non solo con gli altri animali ma anche con le persone.
Sono fermamente convinto che un animale trattato con umanità e amore sia felice con il suo padrone mentre un cane “umanizzato” non lo sia assolutamente ed il suo comportamento anomalo, talvolta in maniera esasperata ed anche la sua aggressività ne siano la testimonianza.
Ma parlavo dei botti di capodanno. E’ una tradizione e quindi si può capire lo scoppio di qualche petardo, di qualche mortaretto, naturalmente di quelli garantiti innocui, acquistato regolarmente alla bottega. Più difficile è capire l’esagerazione di chi compra e fa esplodere veri e propri ordigni, spesso importati illegalmente da paesi asiatici, costosi e pericolosi.
Specie nel sud dove manca tutto dalla legalità al lavoro, dove lo stato sociale boccheggia, dove vivono schiere di disoccupati e famiglie al limite della sopravvivenza, in cui i soldi scarseggiano e manca praticamente tutto sembra invece non manchino mai i botti di fine anno.
E che botti! Abbondanti, fragorosi, assordanti, diffusi in ogni strada, in ogni rione, in ogni quartiere sempre più potenti e dai nomi sempre più roboanti, molto spesso conditi con pistolettate e fucilate benaugurali causa spesso di vittime occasionali. Gente che si affaccia al proprio balcone per guardare e viene colpito dalla famosa “pallottola vagante” , una variazione "finedellannesca" della famosa “ strada assassina”, come se alla base del disastro non ci fosse sempre la mano di qualche imbecille.
Se avessimo quella forza politica che sempre rincorriamo senza mai raggiungere bisognerebbe riuscire a proibire questa pratica a livello privato e come per i fuochi artificiali permettere il loro uso solamente a ditte private specializzate che possono farlo in tutta sicurezza. Lasciare ad uso privato solo quei botti privi di alto potere esplodente, certificati e controllati con multe salate per chi usa prodotti pericolosi.
Credo si possa vivere ugualmente bene senza questa usanza pericolosa e che l’anno in arrivo non leghi la propria benevolenza allo scoppio o meno di ordigni potenti.
In alcuni casi solo sembra solo uno sciocco esibizionismo, in altri la stupidità di una spesa inutile.
Mi sono piaciuti molto quei palloni tipo piccola mongolfiera alimentati da un piccolo fuoco sotto che si alzano nel cielo luminosi. Potrebbe essere questa una variante intelligente e bellissima.
Se alla mezzanotte dell'ultimo giorno dell'anno invece che quei segnali rumorosi, irritanti e spesso pericolosi, si levasse in cielo da ogni casa, da ogni famiglia una piccola fiammella, insieme a tutte le altre fiammelle illuminerebbero la notte e sarebbe uno spettacolo bellissimo e silenzioso, di pace e serenità.
Come tanti lumicini nel cielo a testimoniare la gioia che il nuovo anno ci abbia trovato ancora una volta insieme agli amici più cari o ai parenti più prossimi a salutare il suo arrivo carichi di speranza e desideri.