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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Micol Fiammini, Il Foglio, 17 apr. 2025
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San Giuliano Terme, 24 aprile
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Cronache di un prof. tifoso
Barletta-Pisa 1-0
di Arbauz

20/1/2013 - 16:43

Il peggior Pisa della stagione
 
Ed eccoci alla disfida di Barletta. Pane riconferma Gatto e quasi tutta la squadra di domenica scorsa, ma mette Scappini al posto di Perez (scelta che non mi convince granché, ma avrà avuto i suoi motivi). Un’altra scelta che non mi convince per niente è la maglia gialla del Pisa. Ma perché? Mah. Poi c’è un’altra cosa che mi convince poco, ed è la posizione della telecamera, molto bassa, per cui la visione è imperfetta (“non felicissima” dice Andrea Orsini). E per finire l’ultima cosa che non mi convince è il solito campaccio, con la palla che rotola sempre a balzelloni.


Comunque all’inizio il Barletta ci supera in agonismo e velocità (del resto sono quasi tutti giovani o giovanissimi) e su punizione (battuta dall’esperto e bravo Allegretti) per poco non segna. Noi siamo lenti e poco dinamici, come qualche volta in trasferta ci capita. Dopo il primo quarto d’ora finalmente diamo qualche timido (molto timido) segno di risveglio e ci facciamo vedere in avanti, però l’unico che combina qualcosa è il solito Gatto (al quale tra l’altro arrivano troppo spesso passaggi altissimi poco giocabili), mentre Scappini è –spiace dirlo- inesistente. Poi non succede quasi niente e il primo tempo, sicuramente non esaltante, per fortuna finisce.


Inizia il secondo tempo e Pane inventa un cambio un po’ strano, e cioè fuori Sbraga e dentro Rizzo. Son lì che penso che uno come Sbraga in difesa non lo toglierei mai, e subito il Barletta va in goal con una bella iniziativa di un suo attaccante, che salta appunto Buscè (ahi…) e mette dentro. Poi comincia un secondo tempo terrificante, tipo Latina, dove non combinammo una mazza. Mentre mi struggo, arriva mio figlio, emerito chitarrista della nota band "Betta Blues Society"; doveva venire a pranzo (c’era anche il castagnaccio), ma dice che non si è svegliato a tempo. Racconta che venerdì è stato all’Outlet di Barberino del Mugello, dove ha comprato scarpe, pantaloni, maglie e un felpone. Poi mi chiede: “O babbo, ma ti diverti a vedere una partita così?”. Certo che non mi diverto, anzi si soffre, ma cosa ci posso fare? Poi entra Perez, ma mi sa che è tardi. Nel frattempo non succede niente di niente, ma proprio niente. E’ triste ma è così. Purtroppo si gioca male, ma proprio male, mentre loro si difendono bene e con calma e alla fin fine vincono meritatamente.

 

E così, come altre volte, perdiamo avendo subito goal sull’unica azione degli avversari. E ora, per favore, non mi venite a parlare di playoff o di robe del genere, perché dopo una partita come questa non è il caso. In fondo abbiamo perso come i cavalieri francesi contro i nostri nel 1503  (tra l'altro tra i francesi c’era anche il cavaliere filopisano -per amore- François d’Azay d’Entraigues sur Sourgue, come ci racconta Sergio Costanzo nel suo ultimo romanzo “Il fiume si rise”). Comunque la chiuderei qui, che è meglio.
 

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21/1/2013 - 10:44

AUTORE:
odc

Arbauz soffre e mi dispiace. Era meglio se dava retta al figlio Lorenzo? No, il dovere di cronista sportivo per La Voce del Serchio implica questi sacrifici!

20/1/2013 - 18:33

AUTORE:
Stefano

Il mio commento sta tutto nel titolo.

20/1/2013 - 17:32

AUTORE:
Cervetto

O Arbauz, hai rubato a Cervetto tutti gli argomenti. Quando si trotterella per il campo giochicchiando come se fosse un'amichevole, tirando avanti palloni a casaccio, senza riuscire, dopo aver subito la rete, ad indirizzare un tiro che un tiro verso la porta del Barletta e perdendo tutti i duelli aerei con i difensori avversari, vuol dire che c'è qualcosa che non funziona. Alla fine della partita i buoni barlettani saltavano come degli spiritati: Dopo 300 lunghi giorni di astinenza, come puntualmente ha ricordato il valido Andrea Orsini, era infatti finalmente arrivato il Pisa a spezzare l'incantesimo. O Arbauz, non c'è forse da farsi il sangue cattivo? In 300 giorni Napoleone scappò dall'Elba, sbarcò in Francia, cacciò il Re, mise insieme un'armata e fu sconfitto a Waterloo. Poi fu acciuffato e spedito a Sant'Elena. Ma se invece degli inglesi e dei prussiani avesse incontrato questo Pisa, oggi sui manuali di storia leggeremmo un'altra storia. Cervetto è divorato dalla febbre nerazzurra. I suoi giudizi sono quindi sempre alterati dalla passione del tifo. Pane a suo parere è una brava persona. Ma una domanda s'impone: mangerà la colomba pasquale? Che ne pensa l'eletta schiera dei buoni lettori della Voce del Serchio?