Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose.
Dopo la trasmissione di Iacona sulla condanna di primo grado dei membri della Commissione Nazionale Grandi Rischi per i fatti del terremoto de L'Aquila.
Ho avuto modo di esprimermi sul significato della sentenza di primo grado all’indomani della sua lettura (ottobre 2012), non ho cambiato opinione: ritengo semplicemente assurdo mettere sotto processo la scienza, in termini generali. Nel caso specifico, per l’impossibilità ad esprimere quello che e resta un parere tecnico su di un evento naturale da tutti ritenuto imprevedibile.
Sulla vicenda giudiziaria e sul ruolo della pubblica opinione: mi spaventa l’inclinazione irrazionale che gli esseri umani riescono a seguire quando gli vengono indicati un “colpevole predestinato” ed alimentata la sua sete di “giustizia sommaria”. Mi spaventa ancora di più, quando questi sentimenti vengono agitati ad arte per far cadere nell’oblio altre e più certe responsabilità… E qui irrompe la parte politica: non dimentichiamo infatti l’intera vicenda del terremoto de L’Aquila: le risate telefoniche notturne dei membri della “cricca”, che si fregavano le mani pensando agli affari d’oro della ricostruzione; alla voluta spettacolarizzazione del terremoto come palcoscenico internazionale su cui rilanciare in grande stile il “berlusconismo di governo”, sentendo lo scricchiolio della grande crisi che non si poteva più tenere nascosta.
Si, credo che gli scienziati siano una sorta di “vittime del sistema”. Un sistema malato e corrotto alla vigilia del suo decadimento che cerca di gettare il fango su incolpevoli servitori dello Stato. Dispiace che opinione pubblica e pubblici funzionari si possano esser lasciati “convincere” dalla messa in scena…
Credo che ci possa essere il tempo e la “ragione” per rimediare a questo grosso danno nei livelli successivi di giudizio. Me lo auguro e lo spero. A noi compete tenere alta un’attenzione critica ed un dibattito pubblico:facciamolo!
Credo anche che l’occasione non possa che farci ragionare su quanto sia urgente e non rinviabile una riflessione pubblica più ampia su questo nostro Paese, sul suo futuro, sulle reali priorità. Proprio la campagna elettorale in corso dovrebbe servire a questo, ma, come da troppo tempo, non accede neanche in questa occasione. Eppure il tema sta tutto lì, nell’idea di territorio che abbiamo, nel suo uso e nella sua cura. Il piano nazionale per la messa in sicurezza degli edifici a rischio sismico ne è una parte fondamentale. La messa in sicurezza dal rischio sismico e da quello idrogeologico E’ L’UNICA GRANDE OPERA di cui abbiano bisogno questo paese e la sua economia! E’ un serio governo del territorio (con al centro la sua pianificazione) ciò che serve all’Italia. Anche per provare a guarire da un sistema politico-economico “ammalato” che si nutre unicamente della speculazione che sgorga dalla mammella di un’economia basata su un’edilizia di rapina, connivente e distruttrice di vite umane e di paesaggio.
Giacomo Sanavio