Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Oggi è la giornata adatta, da computer, per buttare giù un articolo pensato la scorsa settimana e rimandato per motivi di lavoro.
Giorni e giorni di burrasca, come solito in gennaio, con grossissimi cavalloni come di solito nel mare mosso, ma quel giorno c’era qualcosa di diverso nel moto ondoso.
A zone dove c’era una calma piatta si susseguivano ondate tremende, non sulla battigia, ma appena al largo, ma non al largo…largo, dove alcune barche navigavano pescando tranquille, a cinquanta metri dalla riva.
E poi le onde non andavano tutte dal mare alla battigia come è giusto sia, alcune venivano da Viareggio, parallelamente, scontrandosi con le altre perpendicolari creando un scompiglio incredibile, creando un effetto che pochissime volte nella mia vita di mare avevo visto.
Il piccolo scontro fra la parte iniziale del movimento ondulatorio che aveva la cresta di quell’onda parallela con il riflusso di quella “normale”, innescava un caratteristico movimento rotatorio, di avvitamento della sommità dell’onda che si trasformava in una trivella d’acqua e procedeva con una velocità incredibile (verso sud per intenderci) fino ad esaurirsi dopo decine e decine di metri o annullarsi scontrandosi con una più grossa.
Tutto concentrato in alcune centinaia di metri, grosso modo dal laghetto con mare calmo a riva e incazzato di brutto fuori, fino alle Oasi 1/2 dove sembrava di essere agli scogli di Marina (di Pisa).
E gli innamorati passeggiavano tranquilli.
Penso che le immagini spieghino meglio delle parole.
Ah, dimenticavo di dire che era venerdì 25 dalle ore 15,30 alle 16,30 e… la rena non trema!
Ma il mare?
p.s. la foto di apertura non è presa dalla spiaggia di là e quello che è fra pedalò e spiaggia di qua non è Serchio. È tutto mare e io sono con gli stivaloni su una incredibile secchina che ogni tanto ingrassa ma, fortunatamente, non mi bagna (è strano!)