Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Ci siamo, tra poco si deciderà se fare o meno il famoso confronto elettorale tra i leader scelti come candidati premier.
Si discute di regole e di quanti possano partecipare, anche la cosa più elementare in Italia diventa oggetto di contesa.
Se ci sono molti contendenti è un problema da un lato ma una grande opportunità per tutti dall'altra, difficile non trovare il proprio candidato, certo non è da Paese normale ma questo ormai l'abbiiamo assorbito.
Dunque la lista sarebbe:
Ingroia, cadidato per Rivoluzione civile
Monti perl lista omonima
Grillo per i 5 stelle poichè non hanno espresso un candiidato premier,
Tremonti per la Lega
Bersani per Italia Bene Comune e(PD + SEl & C,)....
Alfano?
No Berlusconi!
Come mai? il candidato è Alfano e và Berlusconi?
Poi guardo il simbolo ed è proprio così, c'è scritto Popolo delle Libertà e sotto "Berlusconi Presidente", quindi non capisco.
Forse hanno risparmiato ed hanno usato quello delle elezioni precedenti, sempre lo stesso per qualsiasi tornata elettorale, anche quello per i sindaci, un paradosso.
Oppure Alfano è la faccia pulita (con grande coraggio e forza di immaginazione) del partito, dicono che è lui poi sfruttando il simbolo diranno, "no!", mandiamo Berlusconi, la gente ha votato per lui non per Alfano.
Come non dargli torto, Alfano è l'unico segretario che come ha tentato di dare delle linee al partito (primarie, liste pulite etc.) è stato subito riportato all,'ordine dal padrone, quindi sarà lui, Berlusconi, ad ambire alla premierscip alla fine, anche alla faccia di Tremonti e la Lega che è alleata al PDL e si ritiene candidato premier.
Il solito grande imbroglio con la complicità dei media e di quei fessi dei miei connazionali,