Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Finmeccanica. Rivoluzione Civile: perché i Governi Monti e Berlusconi hanno lasciato in carica Orsi?
"L'arresto dell'amministratore delegato di Finmeccanica Giuseppe Orsi, accusato di corruzione internazionale per una maxitangente da 50 milioni di euro, non sorprende affatto. Solo il Governo Berlusconi, che lo ha nominato, e quello Monti, che lo ha confermato in carica, non si sono accorti del disastro compiuto in questi anni dal già plurindagato Ad del Gruppo". Lo dichiarano, in una nota congiunta, il Coordinatore regionale di Rivoluzione Civile, Vincenzo Picardi, e Roberto Rizzo, membro del Coordinamento regionale di Rivoluzione Civile. "Da oltre un anno le forze che animano Rivoluzione Civile, a livello parlamentare e non, hanno chiesto le dimissioni dell'Ad Orsi, sul quale da tempo gravavano ombre e sospetti di corruzione e la cui nomina è stata tutta politica, figlia di una logica di inciuci e spartizioni".
"Ormai da tempo andiamo sostenendo l'urgenza di azzerare il Cda di Finmeccanica per restituire Finmeccanica a una gestione competente dei tecnici, sottraendola ad un Gruppo dirigente irresponsabile e troppo spesso inquisito", continuano i dirigenti di Rivoluzione Civile. "Non possiamo accettare di assistere inermi alla dismissione di asset industriali strategici per lo sviluppo e fondamentali per la tenuta sociale e occupazionale dei territori come, per citare i casi in Toscana, la Ansaldo Breda di Pistoia e le aziende del Gruppo Selex in provincia di Firenze. Il Governo Monti dovrebbe chiarire al Paese perché, sordo dinanzi alle denunce non soltanto nostre, ha perseverato in questa logica di svendita di un simile patrimonio umano e industriale, lasciandolo in mano a ladri e corrotti della risma di Giuseppe Orsi. E' noto, infatti, che Giuseppe Orsi aveva già rimesso nelle mani del Governo le sue dimissioni, ma il Premier Monti ha tergiversato, lasciando così che fosse ancora una volta la magistratura a dover adempiere a un compito che la politica non è stata capace di assolvere".
"Lo smantellamento di tale patrimonio industriale strategico avrebbe conseguenze nefaste sulle prospettive occupazionali dei lavoratori e delle società dell'indotto", concludono Picardi e Rizzo. "Il nostro Paese ha bisogno di uno scatto di orgoglio in cui l'impresa che vale e il lavoro qualificato siano al centro dell'iniziativa di nuove politiche industriali e la corruzione e il malaffare siano messe definitivamente al bando. Da qui si potrà ripartire nella difesa delle eccellenze industriali del nostro Paese e nell'impostare una nuova strategia di sviluppo industriale fondata sul lavoro e la legalità".
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