Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Ho conosciuto Lamberto Mariani nel campetto di pallavolo dietro il bar “da Italo” a Madonna dell’acqua, alla “curva del Parra” come si chiamava un tempo. Per la festa del Cacciatore, ricorrenza annuale consistente soprattutto in una grande mangiata di selvaggina, quattro righe disegnate in terra di qua e di là da una rete da pallavolo rammendata scatenava una serie di partite che si trascinavano fino a tarda notte.
Il campo era fatto di polvere, la rete era posticcia e precaria ma la passione con cui quei ragazzi giocavano era straordinaria. Lamberto non era un gran giocatore, era alto e questo lo avvantaggiava ma sapeva che non sarebbe mai diventato un campione in quella disciplina che amava. Non sapeva ancora però che lo sarebbe diventato in un altro senso, pochi anni dopo, quando venuto ad abitare a Migliarino ebbe l’idea (folle…. si può dire) di creare una società di pallavolo in paese.
Eravamo nel 1984 e l’idea nacque in occasione della realizzazione della palestra delle nuove scuole medie a Vecchiano. Per immaginare le difficoltà della realizzazione di una cosa del genere basta pensare che stiamo parlando di realizzare una società di pallavolo in un piccolo paese di un piccolo Comune, con un'unica palestra, in un territorio dove esiste un solo ed unico sport: il calcio, che assorbe tutti gli interessi, tutte le energie ed anche quasi tutti i giovani della comunità che hanno l’idea di avvicinarsi ad uno sport.
Sembrava una vera follia andare a chiedere spazi alle Amministrazioni per uno sport praticamente sconosciuto, sempre assente sul territorio, senza alcuna tradizione se non per una piccola parentesi pontasserchiese, ma mai con risultati importanti.
Con molti sforzi riuscì ad ottenere qualche spazio (spazi che fortunatamente si ampliarono in seguito con la crescita della squadra), per il quale un contributo importante fu dato dagli insegnanti delle scuole medie che abbracciarono con entusiasmo la nascita di uno sport con caratteristiche così diverse dal calcio, dove l’agonismo era contenuto e non esasperato, dove la lealtà in campo era una nota fondamentale, dove i giocatori aderivano per pura passione, senza obbiettivi di carriera, denaro, notorietà, ma solo con la giusta carica di entusiasmo che li portava ad allenamenti sempre più intensi, trasferte avventurose, effettuate spesso con mezzi propri per mancanza di fondi, difficoltà ed amarezze specie all’inizio, ma anche fonte di grandi soddisfazioni per se stessi e per il loro entusiasta presidente.
Il successo in campo sportivo fu ugualmente entusiasmante: dalla Seconda Divisione del primo Campionato 1984/85 la squadra passa in serie D nell’86/87, in serie C2 87/88, in serie C1 nazionale fino alla stagione 1992/93 in cui il Migliarino Volley, grande squadra di un minuscolo paese, approda nella serie B2 nazionale.
Giova ricordare anche il contributo generoso di alcuni sponsor che hanno sostenuto l'organizzazione per anni ma a questo livello i costi diventarono insostenibili ed il titolo alla fine venne ceduto, ma non certo smantellata l’organizzazione che continuò ad operare nelle serie minori sempre con l’idea di continuare, anno dopo anno, a salire nuovamente in alto.
Il miracolo comunque era avvenuto ed un paese al tempo di poco più di duemila abitanti, minuscolo, era riuscito a portare una squadra di pallavolo in un campionato di livello nazionale! Forse molte circostanze favorevoli avevano contribuito a questo successo come l’entusiasmo, l’impegno e la bravura dei ragazzi, l’aiuto concreto dell’Amministrazione che, dopo un po’ di incertezza iniziale, aveva accolto con favore l’iniziativa, alcuni sponsor generosi, ma il merito maggiore si doveva soprattutto al suo Presidente, caparbio, tenace, talvolta indisponente, ma con il grande merito di avere avuto un sogno e di essere riuscito, con grande fatica, a realizzarlo.
Nell’opuscolo pubblicato per il ventennale alcuni anni fa, si vedono le foto e si leggono oltre seicento nomi. Seicento ragazzi tesserati che hanno vissuto questa avventura e da questa hanno imparato a lottare e a soffrire ma anche a rispettare gli altri, a seguire le regole, a godere dello stare insieme, ad essere leali. Sono tutti ragazzi dei nostri paesi, non solo di Migliarino, ed anche questo è il merito di questa società, di avere insegnato a questi atleti dei principi di lealtà che nella vita reale purtroppo hanno sempre un minor valore.
Con la scomparsa prematura del suo fondatore, dell’anima vera della società, molti di noi hanno temuto il peggio. Oltre per il dolore della scomparsa di un amico si è temuto anche per la società: che non sapesse risollevarsi dalla tragedia che l’aveva colpita, che lo sconforto prendesse il sopravvento, che le difficoltà sembrassero insuperabili, che la storia, questa bella storia fatta di impegno e passione, fosse finita con la scomparsa del suo fondatore.
Ma non è stato così ed il memoriale Lamberto Mariani, il Green Volley con le sue centinaia di squadre provenienti da tutta Italia, le numerose squadre maschili e femminili che militano in tutti i campionati provinciali, il qualificato e numeroso staff dirigenziale e tecnico, le continue iniziative di avviamento allo sport e alla pallavolo, l’enorme seguito di pubblico e tifosi per tutti i campionati delle squadre sono la dimostrazione migliore di come questa società continui a vivere e a stupire.
Una realtà straordinaria ed importante per i giovani e per tutta la comunità vecchianese a cui il giornale vuole dedicare oggi questa nota di ringraziamento. Senza dimenticare il suo presidente, senza il quale niente sarebbe stato.