Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Lotta alla corruzione in politica: Pisa c’è.
Più che positiva la risposta da parte dei candidati nelle circoscrizioni elettorali della nostra provincia (di tutti gli schieramenti) all’invito a sottoscrivere la campagna “Riparte il futuro” lanciata da don Ciotti con “Libera”
Passa da Pisa il movimento “dal basso” contro la corruzione avviato da “Riparte il futuro”, la campagna condotta da “Libera” e “Gruppo Abele”, le associazioni che fanno capo a don Luigi Ciotti.
Sabato scorso è stata massiccia, e trasversale a tutti gli schieramenti, la partecipazione dei candidati alle prossime politiche (24 e 25 febbraio) per le nostre circoscrizioni elettorali all’incontro organizzato nella sede della Provincia dal “Coordinamento per la legalità” (rete di enti locali del territorio costituitasi nell’ambito del circuito nazionale “Avviso Pubblico”): all’ordine del giorno c’era proprio l’invito, rivolto ai “nostri” aspiranti parlamentari, a sottoscrivere gli impegni etici sulla cui attuazione i promotori appunto di “Riparte il futuro” invitano tutti quanti sono in corsa per un seggio, alla Camera o al Sanato, a mettere la loro firma e la loro faccia. Al tavolo dei promotori – assente per malattia don Armando Zappolini, presidente del Cnca (Coordinamento nazionale comunità d’accoglienza) – insieme al referente di zona di “Libera”, Fabrizio Tognoni, c’erano, per la stessa Provincia, l’assessore Gabriele Santoni (responsabile del Coordinamento), e il direttore generale Giuliano Palagi.
I quali hanno esposto e sviluppato i cinque “punti d’onore” che “Riparte il futuro” chiede di rispettare, in sede di campagna elettorale.
Primo, inserire nei propri programmi la promessa di continuare il rafforzamento della legge anticorruzione, iniziato con la riforma del novembre 2012, modificando la norma sullo scambio politico-mafioso (416 ter).
Secondo, pubblicare il proprio curriculum vitae con tutti gli incarichi professionali ricoperti.
Terzo, dichiarare la propria situazione giudiziaria e quindi gli eventuali procedimenti, penali e civili, in corso o passati in giudicato.
Quarto, pubblicare la propria condizione patrimoniale e reddituale.
Quinto, dichiarare potenziali conflitti d’interesse personali e mediati, ovvero riguardanti congiunti e familiari.