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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
ANNIVERSARIO
Nascita del Futurismo

20/2/2013 - 18:13


Il Manifesto del Futurismo fu pubblicato in Italia il 5 febbraio 1909 e ripreso da diversi giornali della penisola nei giorni successivi. Tuttavia, fu la sua pubblicazione, il 20 febbraio 1909 sul giornale francese Le Figaro, a dargli un riconoscimento internazionale.

Lo scopo del Manifesto era attaccare e contrastare i valori tradizionali e mettere alla berlina la borghesia ottocentesca che era vista come superata e fuori tempo.

 

Il Futurismo fu un movimento culturale organizzato come un’associazione  che si espresse artisticamente, politicamente e ideologicamente. Il capo scuola e il leader culturale del movimento fu Filippo Tommaso Marinetti. Il Futurismo rappresentò il dinamismo del mondo moderno, volle cercare con energia e spregiudicatezza di portare tutto alla massima velocità, togliendosi di dosso la lentezza dell’ottocento.

 

I futuristi amarono l’energia, il coraggio e l’audacia, la guerra e il pericolo. Inoltre i futuristi ebbero una passione intensa per le creazioni del capitalismo, la macchina e la tecnica che potevano migliorare la vita, aumentarne gli stimoli e rendere più ricco lo spettro di esperienze della quotidianità.

 

Nell’ambito del linguaggio Marinetti propose di stravolgere i canoni tradizionali. Propose di abolire aggettivi e verbi. Inventò la formula “parole in libertà” cioè senza un’organizzazione grammaticale, ma sostenute solo dall’anarchia dell’espressione immediata. Conseguenza di questo atteggiamento furono l’utilizzo di espressioni dialettali, neologismi, invenzioni di suoni ed espressioni per manifestare e realizzare l’ispirazione: senza filtri e canoni.

 

Gli intellettuali che formarono il gruppo dei futuristi e che operarono in pittura, scultura, teatro, letteratura, poesia, musica e editoria erano sostenuti da un intenso vitalismo che rifiutava i canoni del passato e cercava di interpretare il futuro e di valorizzarne in ogni modo i contenuti e le potenzialità espressive.

Lo scopo degli intellettuali e artisti che vi aderirono – fra gli altri Enrico Cavacchioli, Ardengo Soffici, Aldo Palazzeschi, Carlo Carrà, Gino Severini, Umberto Boccioni e naturalmente Marinetti – era svegliare la percezione e utilizzare il prodotto di un’analisi sistematica delle sensazioni per interpretare in modo essenziale la realtà.

 

Foto: Russolo_Carra_Marinetti_Boccioni

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