Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Tutto comincia con una catastrofe, un evento naturale, un ciclone che sconvolge un giorno come tanti e lo sconvolge talmente tanto che la casa di Doroty prende il volo e atterra senza traumi in un posto strano.
Bè nelle favole strano e normale sono concetti un po' particolari, sono giocati a favore della storia che si vuol raccontare.
Certo che anche nel nostro mondo, terreno, qui ed ora, normale e strano son categorie un po' difficili da mettere in ordine, e noi non sappiamo neppure quale storia stiamo raccontando.
Mi capita spesso di leggere le storie dei bambini, ora che non lo sono più, e di rimanere stupita per quello che ci trovo.
Questa è la storia del Mago di Oz. Ma soprattutto è la storia di Doroty e i suoi strani amici. A me sembra una storia moderna, una metafora che ben si adatta ai nostri tempi.
La trama intreccia forme di magia e di potere incarnate dalle streghe buone, quella del nord e del sud, e streghe cattive, quella dell'est e dell'ovest, e una forma di potere e di illusionismo incarnata dal Mago di Oz.
Un ometto piccolo che di mestiere faceva l'illusionista e per caso si trova catapultato in un mondo nuovo che lui trasforma e in parte crea artificiosamente e mantiene in vita con l'arte della persuasione e della manipolazione.
La citta di Smeraldo esiste ed esistono i suoi abitanti, ma il Mago di Oz per rafforzare il suo potere persuade tutti ad indossare occhiali con lenti verdi, questo falsa e altera la percezione di sé, dei colori e dei paesaggi. Il mago di Oz vive in un castello, non si fa vedere e appare solo sotto forma di illusioni, immagini create per nascondere la sua vera natura, per alimentare il suo potere e mantenere l'alone di mistero e di venerazione che si è creato.
L'unico che può aiutare Doroty a tornare a casa è il Mago di Oz. La storia racconta appunto il viaggio di questa bambina per arrivare al suo cospetto e infine a casa. Insieme a Doroty c'è un Uomo di Paglia, senza cervello, senza capacità di pensare autonomamente, un Leone che da re della foresta soffre la mancanza di coraggio e autorevolezza, un Uomo di Latta, una specie di robot, che è senza cuore, vuole recuperare la capacità di amare e infine un cagnolino, l'unico personaggio senza desideri, senza parola, ma con funzione rassicurante, simbolicamente rappresenta la casa, le radici a cui si vuol tornare, una specie di promemoria per non perdere la bussola.
Anche noi siamo alle prese con un viaggio, smarriti tra magie antiche e moderne, alle prese con la seduzione del potere, nelle sue diverse forme. Anche noi viviamo la nostra avventura alla ricerca di
qualcuno o di qualcosa che ci faccia battere il cuore, appassionare e risvegliare o mantenere viva la nostra capacità di amare e di essere amati. Anche noi cerchiamo di avere il coraggio delle nostre scelte, il coraggio per lottare per i nostri diritti, o per affrontare le sfide che ci si parano davanti.
Anche noi dobbiamo costruire, alimentare e rinforzare antidoti per resistere alle illusioni del nostro tempo, per resistere al fascino e alla seduzione del potere, per resistere alle false immagini che ci vengono vendute per pochi soldi.
Nella storia il Mago di Oz non è un cattivo, come le streghe dell'est e dell'ovest, lui non tiene prigionieri gli abitanti della città di Smeraldo, non li costringe a mettersi gli occhiali con le lenti verdi. Non usa la forza o la malvagità. Usa la forza della persuasione e della manipolazione. Questa caratteristica mi ha colpito molto, l'ho trovata molto moderna, l'ho trovata azzeccata se penso alla pubblicità, alla televisione...ai sistemi sofisticati di comunicazione, ma devo dire che mi fa venire in mente anche altro, molto altro.
Un aspetto che mi colpisce è che in molti casi chi esercita un potere di questo tipo ha bisogno di chi faccia in modo che questo potere venga esercitato.
E se questo è vero nella storia di Oz, ovviamente, allora il cammino avventuroso dei personaggi non è altro che la metafora della ricerca interiore che è necessario fare, per essere consapevoli di avere cuore, coraggio e cervello.
Quanto più ognuno di noi sarà consapevole e padrone del potere e della magia del proprio io interiore, fatto di capacità di amare ed emozionarsi, di coraggio che serve anche ad ammettere di avere paura, e di capacità di pensare, ragionare e riflettere tanto meno potrà essere catturato da un illusionista, millantatore e manipolatore.
Son tempi strani sotto molti punti di vista, la normalità ci sfugge tra le mani e forse non ce l'abbiamo mai avuta. Parlo da un punto di vista del tempo...stamani è meraviglioso veder scendere i fiocchi di neve, un evento straordinario e non normale, per noi.
Buon voto a tutti...fatto con coraggio, cuore e pensiero ...