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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

. . . mondo è paese. Ieri Marine Le Pen è stata .....
Volevo farlo poi però ho pensato che era meglio piantare .....
Vai a seminar patate così per la festa di maggio c'hai .....
Ci dicono che Putin e la Russia vogliono invadere l'Europa. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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passano gli anni
cambiano i volti belli
ma i tuoi occhi sono rimasti
quelli di allora
ed è nei tuoi occhi che vedo
l'amore che non è mutato

e .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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Sciarpa

25/2/2013 - 10:35


Il Duo Fasano negli anni cinquanta cantava canzoncine maliziose dove nessuna parola  (maliziosa) alludeva apertamente, lontana dal  provocare scandalo.
Negli anni a venire i testi delle canzoni sono stati travolti da ogni genere di allusioni scoperte e aperte alla comprensione, come masturbazioni varie o amplessi di ogni genere, tanto da non riuscire più a capire dove sta la poesia della  musica o dove la voglia della trasgressione.


Ai miei tempi (belli o brutti non importa) dovevamo canticchiare canzoni universitarie o militari per avere la possibilità di dire una parolaccia.
Ho comprato una sciarpa di lana era una di quelle dove si poteva dire:


“ho comprato una sciarpa di lana,
l’ho comprata bambina per te,
ma ho saputo che fai la puttana,
la sciarpa di lana la tengo per me.”


 Per poi proseguire con un altro dono, l’ombrello, che non veniva regalato per… la conseguente rima.


Oggi alla “Pania” viene regalata una bella sciarpa di neve e il dono è accettato.

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25/2/2013 - 11:13

AUTORE:
Malpelo

Cantare è liberatorio, lo sapevano benissimo le mondine nelle risaie o i negri ridotti in schiavitù tant'è che nei regimi totalitari la censura si è resa molto spesso ridicola.
Anche le canzoni sboccate da osteria hanno fatto la storia dell'umanità ma quelle d'amore restano le preferite perché lasciano un segno indelebile nel cuore, hanno il potere di emozionare o di commuovere anche a distanza spazio-temporale.
Le Apuane imbiancate hanno cappelli guanti sciarpe ma a chi desidera accedere a tanto candore servono anche i mombut.