none_o


Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Arabia Saudita
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
Dalla pagina di Elena Giordano
none_a
storie Vere :Matteo Grimaldi
none_a
Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
none_o
Sciarpa

25/2/2013 - 10:35


Il Duo Fasano negli anni cinquanta cantava canzoncine maliziose dove nessuna parola  (maliziosa) alludeva apertamente, lontana dal  provocare scandalo.
Negli anni a venire i testi delle canzoni sono stati travolti da ogni genere di allusioni scoperte e aperte alla comprensione, come masturbazioni varie o amplessi di ogni genere, tanto da non riuscire più a capire dove sta la poesia della  musica o dove la voglia della trasgressione.


Ai miei tempi (belli o brutti non importa) dovevamo canticchiare canzoni universitarie o militari per avere la possibilità di dire una parolaccia.
Ho comprato una sciarpa di lana era una di quelle dove si poteva dire:


“ho comprato una sciarpa di lana,
l’ho comprata bambina per te,
ma ho saputo che fai la puttana,
la sciarpa di lana la tengo per me.”


 Per poi proseguire con un altro dono, l’ombrello, che non veniva regalato per… la conseguente rima.


Oggi alla “Pania” viene regalata una bella sciarpa di neve e il dono è accettato.

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

25/2/2013 - 11:13

AUTORE:
Malpelo

Cantare è liberatorio, lo sapevano benissimo le mondine nelle risaie o i negri ridotti in schiavitù tant'è che nei regimi totalitari la censura si è resa molto spesso ridicola.
Anche le canzoni sboccate da osteria hanno fatto la storia dell'umanità ma quelle d'amore restano le preferite perché lasciano un segno indelebile nel cuore, hanno il potere di emozionare o di commuovere anche a distanza spazio-temporale.
Le Apuane imbiancate hanno cappelli guanti sciarpe ma a chi desidera accedere a tanto candore servono anche i mombut.