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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Storie di vicinato
di Umberto Micheletti
Le altre torri (di Pisorno?)

26/2/2013 - 16:29



"Nella parte sinistra del disegno iniziale si possono vedere due torri sorgenti dal mare: una grande e una piccola."

 
Avevo terminato così la settimana scorsa.


La più alta delle torri è la Torre del Marzocco.
Fu fatta costruire dalla Repubblica Fiorentina nel 1423 sui resti della Torre Rossa dei pisani. Chiamata all'inizio Torre Nuova, prese il nome di Torre del Marzocco dal leone in bronzo dorato che si trovava sulla sua sommità e che fungeva da banderuola. Questo leone fu abbattuto da un fulmine nel 1737 e mai più ricollocato.

Alta 54 metri di forma ottagonale, con perimetro di 38 metri e di 57 metri alla base, fu costruita con le facciate rivolte verso gli otto venti principali i cui nomi sono scolpiti sulla sommità: mezzodì, scilocho, libeccio, ponente, maestro, tramontana, grecho, levante.

Vi sono pure scolpite le quattro armi relative a Firenze : Il Giglio simbolo della città, la Croce simbolo del popolo, il Leone simbolo della repubblica e l’Aquila simbolo dei Guelfi. Nella parte bassa della torre vi sono anche diversi stemmi ed iscrizioni che si riferiscono ai vari castellani che ebbero il comando del presidio della torre e vi abitarono. E' tutta rivestita di lastre di marmo bianco, la sua base si allarga a tronco di piramide e qui Alessandro dei Medici fece costruire un fortino che ben si vede nelle foto. L’architetto che la ideò ebbe anche una idea ingegnosa per procurare l’acqua potabile agli abitanti del presidio della torre che all’epoca era circondata dal mare. Infatti fece scavare un canale nella parte bassa delle facciate lungo tutto il perimetro della torre. Questo canale raccoglieva tutte le condensazioni di acqua createsi sulle otto facciate sia per la nebbia che per la pioggia, l’acqua veniva convogliata in una cisterna sotterranea adatta a contenere l'acqua dolce e potabile.

Oggi la torre si trova sul molo esterno del Porto Industriale in mezzo alle attrezzature portuali e non è agevolmente raggiungibile da chi intendesse visitarla. Per nostra fortuna questa torre è scampata alle varie distruzioni fatte dalle truppe tedesche in ritirata dall’Italia alla fine della seconda guerra mondiale.
L’altra torre è la Torre Magna o Magnale.
Questa bella torre venne costruita dai pisani nel 1163 all'ingresso del porto pisano, era conosciuta come Magna o Magnale. Era la più grande delle due torri all’imboccatura del porto pisano, da cui il nome Magna, aveva in cima una lanterna di segnalazione e nella struttura inferiore vi abitava il comandante.
Nella parte alta c’era raffigurata la croce pisana; fu restaurata sotto Leopoldo II e venne modificata nella parte inferiore, dove furono ampliate alcune costruzioni per magazzini e abitazione. Vicino a questa esisteva anche un'altra torre più piccola chiamata Formica. Erano unite da una grossa catena che serviva a chiudere l'ingresso al vecchio porto pisano, che si crede occupasse lo spazio tra la Fortezza Nuova e la foce del Calambrone.

La Torre Magna era chiamata comunemente Torraccia per lo stato di completo abbandono in cui venne lasciata. Come si può vedere era di forma ottagonale, alta 33 metri con una leggera pendenza, fu restaurata nel 1903 e purtroppo venne distrutta dai tedeschi nel 1944 durante la loro ritirata.
La zona che vediamo tra le due torri corrisponde oggi all’ingresso del Porto Industriale. I genovesi nell’anno 1289, dopo aver distrutto il faro della Meloria, tornarono con un’armata di galere per combattere con i pisani, distrussero una delle torri, la Maltarchiata e presero le altre. in questa occasione portarono a Genova come trofeo di guerra le catene della Bocca del porto.
La Maltarchiata fu costruita anch’essa dai Pisani assieme ad altre tre: la Rossa, sopra la quale fu costruita la Torre del Marzocco, la Fraschetta e la Torretta dalla quale, in seguito, prese il nome un rione della zona nord di Livorno.

 

Troppo lungo sarebbe parlare dell'altra torre, quella in mare, quella che ci fa ancora piangere!

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