Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Come annunciato in un articolo delle Cronache di questo giornale, stamani sono iniziati i lavori di abbattimento dei platani lungo il fosso che attraversa il centro di San Giuliano e precisamente dal Ponte sul Fosso del mulino fino al semaforo della statale del Brennero.
Nella cartina (ultima foto tratta dal sito Comune san Giuliano) si possono verificare i percorsi alternativi e l’area interessata.
Memore del famigerato taglio dei platani della Via dei pini(?) a Migliarino, sono andato nel comune confinante a verificare la reazione dei bagnaioli.
“Sono malati”
“Bene, sennò una volta o l’altra ti cascavano in capo”.
Pochi commenti e anche pochi curiosi.
Il taglio a Migliarino fu fatto con una altissima piattaforma tagliando a pezzetti il platano dalla sommità e scendendo giù giù fino alla base.
A San Giuliano una altissima gru ha legato il platano e lo ha retto in trazione mentre un tagliatore lo segava alla base, poi, piano piano, lo ha adagiato sulla strada.
A quel punto un gruppo di operai si è gettato letteralmente sull’albero riducendolo in poco tempo a un mucchio di tronchetti.
Un gran bel lavoro, erano alberi colpiti dal cancro; nessuno ha pianto, nessuno ha recriminato… nessuno veramente no, perché ad un platano dell’ultima fila, che non aveva il cancro, gli è venuta la caona pensando alla prossima fine!