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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
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Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
TOSCANA
“Troppi ungulati in Toscana”. Salvadori raccoglie allarme di agricoltori e istituzioni

1/3/2013 - 7:35



“Troppi ungulati in Toscana”. Salvadori raccoglie allarme di agricoltori e istituzioni riuniti ad Accademia Georgofili


Troppi ungulati in Toscana. Secondo quanto emerso dal convegno sul tema “Agricoltura e gestione razionale della fauna selvatica” tenutosi stamani all’Accademia dei Georgofili gli ungulati in Toscana sono 350 mila. Un numero che – secondo quanto riferito negli interventi di esperti, rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di categoria – ha costretto moltissimi agricoltori a stendere chilometri e chilometri di rete metallica a protezione delle colture e che mette a repentaglio l’equilibrio ambientale di tutta la regione causando problemi ingenti anche dal punto di vista idrogeologico e forestale.
Il grido d’allarme è stato raccolto dall’assessore all’agricoltura e foreste della Regione Toscana, Gianni Salvadori, che ha tirato le conclusioni dopo gli interventi di rappresentanti del mondo accademico, del Mipaf, dell’associazionismo e delle istituzioni locali. Nel mirino le discrepanze fra la normativa nazionale e quella regionale e il ruolo dell’Ispra, che, a detta degli operatori provoca l’empasse istituzionale e rende impossibile effettuare gli interventi necessari, nei tempi dovuti, da parte di Atc e Province. Fra gli esempi citati nel corso dei lavori il caso di un incidente stradale che ha visto coinvolti una giovane donna e un cervo. L’ente pubblico – è stato riferito dall’assessore provinciale all’agricoltura di Siena, e rappresentante dell’UPI, Anna Maria Betti – ha dovuto far ricoverare il cervo a spese del contribuente, mentre la giovane donna ha perso un braccio e non ha diritto ad alcun risarcimento perchè la strada recava la segnaletica prescritta.
L’assessore Salvadori ha definito il caso un “esempio emblematico delle contraddizioni inaccettabili che si registrano” e ha ribadito la necessità di recuperare “realismo” e “buon senso”. Ha riferito inoltre di avere già scritto al coordinatore degli assessori regionali all’agricoltura perchè porti in Conferenza Stato Regioni l’argomento riguardante le linee guida dell’Ispra sugli ungulati. Analoga lettera era stata già inviata anche ai ministri Clini e Catania. “Non possiamo rimanere bloccati – ha sottolineato Salvadori – e l’Ispra non dà risposte alla Regione Toscana, su nulla, da molti anni ormai. Anche l’Ispra invece deve rispettare le leggi e siccome so che la questione degli ungulati sarà centrale per il prossimo piano venatorio voglio avere certezze dal livello nazionale.

Il Ministero e la Presidenza del Consiglio, in accordo con le Regioni, devono individuare le modalità che permettano la tutela del territorio, dell’ambiente e dell’agricoltura.”



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