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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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di Giacomo Sanavio

Il risultato elettorale PD 2013

2/3/2013 - 7:40



Il risultato elettorale insoddisfacente per il PD non penso sia addebitabile alla “timidezza” ed al “gioco di rimessa” dettato dalla convinzione che “la vittoria era scontata”.

Penso piuttosto sia il risultato di una tendenza “all’allontanamento” più profonda, con motivazioni politiche, sociali ed economiche.

Penso che il Partito democratico non abbia compreso la domanda di radicalità che ha pervaso il Paese in questi ultimi anni, che si è accentuata con l’esperienza del governo Monti ma che si era già manifestata in tutta la sua evidenza con l’attività degli “indignati” contro la finanza; dei movimenti studenteschi; con il movimento costituitosi intorno ai referendum del 2011; alle elezioni di Napoli e Milano ma anche alle primarie di Genova e Palermo e che non tende affatto a diminuire.
Di questo clima e di questa domanda si sono fatti interpreti Silvio Berlusconi, dal momento della sua ridiscesa in campo, e Beppe Grillo da almeno 3 o 4 anni.

L’elettorato di Berlusconi - perlomeno la sua parte attuale ma non solo - è del tutto impermeabile ai messaggi della sinistra. Inutile insistere con le “dispute interne al PD” su questo o quel candidato! Si tratta di una condizione strutturale, storicamente data e permanente.

L’elettorato di Beppe Grillo invece è mosso ed è stato mosso da motivazioni diverse, tutte declinate all’insegna della radicalità e tutte raccontate in termini radicali: dalla domanda di etica nei comportamenti pubblici, al discorso sui beni comuni (acqua, suolo, energia, scuola, sanità), ai meccanismi di selezione dei gruppi dirigenti, al profilo dei “nemici” così nitidamente definiti (i partiti, le grandi banche, le istituzioni finanziarie, l’Europa che abbiamo conosciuto in questo paio d’anni, i manager delle grandi aziende e i loro guadagni, più generalmente un modello di sviluppo definito insostenibile). L’M5S quindi si è fatto catalizzatore di tensioni profonde di parte della società italiana e contemporaneamente ha raccolto la voglia di reagire che s’era fatta strada in essa. Tutto questo ha rappresentato il combustibile del M5S ed è stato argutamente ed efficacemente messo “in piazza” da Beppe Grillo.
Ora sta soprattutto a noi stabilire se parte almeno di queste tematiche non avessero potuto e non possano ancora essere declinate dal Partito democratico. Credo che il Pd abbia quindi mancato il risultato pieno su questo crinale e l’abbia mancato non il 24/25 febbraio, ma nell’arco di un tempo lungo.
Il problema che continuo a vedere nel PD è l’essere “ingessato” sul piano dell’elaborazione politica dalle differenze tra chi strizza l’occhio al neo-liberismo e chi si sente nel solco della cultura socialdemocratica.

E’ quanto mai urgente invece trovare una sintesi nuova, una “nuova via” tra queste posizioni, anziché (prima di) parlare di persone.

A me pare necessaria una forza che metta il principio di uguaglianza alla propria base e voglia trasformare nel profondo l’assetto sociale ed economico, il modello di sviluppo della società italiana.

Altrimenti, se non spaccheremo quel gesso, non saremo uno strumento utile al Paese e falliremmo l’obiettivo di svolgere una nostra funzione storica.
 
Giacomo Sanavìo
 

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3/3/2013 - 15:27

AUTORE:
Tiziano Nizzoli

Perchè il PD tema il M5S è ovvio, gli porta via elettori, per quanto riguarda il mio parere personale ritengo che sia carente di democrazia al suo interno.
Pur avendo questo sospetto, ben venga questa "sberla" alla politica italiana, se la è pienamente meritata: adesso vediamo come si comportano, lasciando da parte i toni aggressivi dimostrati finora dal loro leader e pensando al bene del Paese.

3/3/2013 - 9:33

AUTORE:
Marc

Perchè c'è tanta paura dei "grillini"?

2/3/2013 - 21:04

AUTORE:
Tiziano Nizzoli

Finalmente un'analisi obiettiva di uno che non comincia col dire "siamo il primo partito" e che non da la colpa alla carenza delle risorse, a Berlusconi e a Monti!
Però sbrigatevi a cercare questa nuova via, altrimenti i grilli diventeranno locuste e diventeranno la vostra piaga d'Egitto!

2/3/2013 - 10:08

AUTORE:
Red

Nefasta fu la nascita del Pd...