Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
La bellezza non conosce crisi. I dati di UNIPRO (Associazione Italiana delle Imprese cosmetiche) dicono che nonostante la grave crisi economica del paese la vendita di prodotti cosmetici nel mercato interno nel primo semestre del 2012 ha visto un aumento dello 0,6%, per un valore che a fine anno toccherà i 9.900 milioni di euro.
In Italia la spesa in profumi, trucchi e creme è al terzo posto della graduatoria dei consumi ritenuti irrinunciabili, seguendo le spese per l'alimentazione e per la salute.
Un mercato che lentamente, ma in maniera esponenziale, coinvolge da alcuni anni anche il mondo maschile per la richiesta di creme e lozioni di bellezza al di fuori della tradizionale richiesta di prodotti cosmetici contro la caduta dei capelli.
In televisione appaiono giornalmente pubblicità di creme miracolose che garantiscono pelli vellutate, ristrutturazioni del viso, scomparsa delle rughe di espressione, mantenimento della bellezza giovanile spesso con filmati animati in cui si vedono grinze miracolosamente scomparse, curve tortuosi raddrizzarsi quasi per miracolo, reticoli contorti acquistare meravigliose forme geometriche.
Queste creme sempre più miracolose sono anche quelle più costose ed ogni ditta produttrice sembra avere la sua, ognuna di loro sembra avere scoperto il segreto miracoloso della giovinezza. Ad un osservatore attento non dovrebbe sfuggire il ragionamento piuttosto logico che se veramente una sostanza chimica (non un prodotto in vendita con un nome commerciale, ma una sostanza chimica pura) avesse veramente questa proprietà di cancellare i segni del tempo ogni ditta ne farebbe uso riconoscendone la validità.
Il fatto invece che le varie creme sul mercato abbiano nella loro composizione sostanze diverse (il risultato straordinario della ricerca della stessa ditta bla bla bla) depone per una loro almeno dubbia utilità.
Un esempio è dato dalla cura per la caduta dei capelli.
Quanti di noi maschietti sono stati consigliati dal proprio barbiere a fare una cura con la fialetta al primo accenno di diradamento?
Chi di voi maschi, oramai rassegnati alla stempiatura o felicemente pelati non hanno speso dei loro soldini nel tentativo (tanto estremo quanto inutile) di affidarsi alla Keramine H o alla Crescina?
Le prove scientifiche non danno alcun credito a questi prodotti cosmetici (sempre e comunque costosi) mentre in commercio esistono ben due principi attivi, indicati in malattie molto distanti fra loro, che come effetto collaterale sono in grado di dare veramente qualche risultato di contrasto della perdita dei capelli.
Servono alcune condizioni di partenza, alcune precauzioni e prescrizioni ma la scienza ha dato il suo sigillo sulla reale efficacia di questi prodotti.
Ogni altro intruglio di vitamine, proteine, sali minerali eccetera che non contenga uno di questi due principi è probabilmente da considerarsi inutile. Ecco che anche le cosiddette creme di bellezza non possono sfuggire a questa regola universale. Possono idratare, levigare, nascondere ma con molta probabilità, anche se non con nessuna certezza in assenza di dati sperimentali certi e validati, non possono andare oltre.
Ogni donna valuti con attenzione la spesa da sostenere e non speri comunque mai in un risultato miracolo.
Diverso è il discorso sulla chirurgia estetica facciale.
Questa funziona benissimo nel modificare l’aspetto delle persone e lo vediamo bene in televisione dove queste forzate del silicone appaiono tutte piuttosto simili, come bambole gonfiabili, con le labbra e gli zigomi dalle dimensioni direttamente proporzionali alla loro età anagrafica. Quando appaiono in televisione mi mettono sempre un po’ a disagio, mi fanno un po’ rabbia ma soprattutto molta pena in questo loro vano inseguimento di una antica bellezza ora nascosta sotto il silicone, nel loro sentirsi ancora belle e ammirate solo perché circondate da sorrisi di cortesia, nell’attribuire così tanto valore al loro aspetto piuttosto che alla loro cultura o bravura o sapere. Mi sembrano infelici, come capita sempre a chi non è in armonia con se stesso, con chi non si stima per quello che è ma solo per come appare.
Non la bellezza posticcia ma la cultura e il sapere era quello che un tempo ammiravamo di più, un tempo lontano prima di diventare il paese che siamo dove i modelli di comportamento sono diventati un fotografo belloccio ora in galera o un capo di governo imbarazzante, e forse in predicato. Vieterei, se ne avessi il potere, l’accesso televisivo a questi Visitors, a questi alieni, una specie di censura televisiva preventiva a salvaguardia dei nostri giovani, non sulle idee e sulla politica ma semplicemente sul buongusto.