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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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di Pippo Civati

Tutti dicono #opencamera e #opencamera sia.

17/3/2013 - 10:23

Tutti dicono #opencamera e #opencamera sia.


Le cose sono andate così, almeno per me.

Ieri mattina, di fronte alla situazione diimpasse che si respirava (forse per via delle ripetute schede bianche e delle conseguenti fumate nere), con molti colleghi del Pd ci siamo detti che ci saremmo incartati, come si suol dire in questi casi.

E allora, come tanti altri, mi sono messo a ragionare, non solo con i colleghi ma anche con chi da casa mandava segnali non proprio generosi verso quello che stavamo facendo.

E ho iniziato a parlarne con altri, tra Camera e Senato.
A un certo punto, intorno all’ora di pranzo, Dario Franceschini (che era seduto dietro di me), mi chiede: «come la vedi?».

Gli rispondo, «caro Dario, dobbiamo cambiare prospettiva». Non era proprio facile dirgli così, eh, perché il più accreditato dei candidati era proprio lui. Gli ho illustrato quanto avrei scritto, qualche ora dopo, nelpost di un deputato qualsiasi, che trovate qui sotto, a proposito di una proposta che rovesciasse tutto quanto, che non si limitasse a indicare «uno nuovo del Pd» alla Camera, ma che provasse a dare una soluzione diversa, partendo dalle qualità del Parlamento (di questo Parlamento). Questa mattina, ai giornalisti, Franceschini avrebbe poi detto che aveva cambiato idea leggendo un mio tweet.
Dopo pochi minuti, dal Senato mi arriva – da parte di una senatrice del Pd – la notizia che se il candidato del Pd fosse stato diverso da quello di cui si parlava, ci sarebbe stata la possibilità di aprire una discussione con i rappresentanti del M5S.

Si è discusso di Grasso e abbiamo verificato questa possibilità, poi tutto è sembrato irrigidirsi nuovamente, anche se il dibattito all’interno del M5S oggi pomeriggio conferma che ci fosse qualche differenziazione al loro interno. Come sempre, di tutto questo avevo informato i vertici del Pd (in particolare con Enrico Letta, in quel momento).
Alla sera non ho partecipato ad alcuna trattativa (non avendo alcun incarico se non la buona volontà), e ho mandato un solo sms al segretario del Pd, ma pochi minuti prima di andare via dalla Camera, un collega del Pd che condivideva le preoccupazioni che avete letto mi ha parlato dell’ipotesi Boldrini, che proveniva anche da alcuni esponenti di Sel (com’era ovvio che fosse).

A quel punto, e contestualmente alla chiusura di Scelta Civica (sull’apertissima posizione di «o Monti o niente»), abbiamo iniziato a discuterne più concretamente.

La soluzione Boldrini era affascinante per i tanti motivi che gli italiani hanno scoperto ascoltandola, ma l’idea – fino a ieri sera – non era esclusiva, perché l’intenzione del Pd era quella di tenere aperto il ‘campo’ il più possibile.
L’intuizione di proporre due figure autorevoli, capaci di offrire segnali di cambiamento agli elettori di tutte (o quasi) le sensibilità, non ‘riducibili’ ai gruppi dirigenti dei partiti e in grado di rappresentare tutto il Parlamento (a prescindere dal fatto che avessero i voti di tutto il Parlamento) nella notte ha raccolto molte adesioni fino a diventare la posizione ufficiale del Pd e delle altre forze della coalizione elettorale.
Come sempre, in questi casi, non è l’idea di una persona soltanto: diciamo che sono molto soddisfatto di come siano andate le cose, contento di averne parlato subito anche con i diretti interessati e di avere vissuto il giorno più felice per il centrosinistra da un po’ di tempo a questa parte.


Aggiornamento delle 18.40: il fatto che qualcuno, tra i senatori del M5S, abbia votato Grasso, conferma la fondatezza della proposta.

Per l’oggi e per il domani. Perché Boldrini è molto cool, ma la partita più complessa era ed è al Senato, come sanno tutti.

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17/3/2013 - 14:11

AUTORE:
Bruno Baglini Migliarino

...bene! bravi tutti!!!

Dopo la fumata bianca ed il suono delle campane a festa e vedere gente accorre in piazza San Pietro per far festa che poi è stata festa veramente vedendo che quegli anziani preti avevano promosso un "cool" vedasi-forte-bello-fantastico, figo insomma; di nome Francesco poi è il massimo delle aspettative buone.
Ecco in cuor mio ho sperato (ma ne ero certo) che di quà dal Tevere avvenisse lo stesso miracolo laico.
Sentire e vedere Laura Boldrini è stata cosa emozionante per davvero; mai così tanti e lunghi applausi in vita mia ho sentito in quell'aula dei nostri rappresentanti il popolo Italiano e non c'è due senza tre; come poteva l'ex Presidente del Senato della Repubblica, Renato Schifani sperare di restare li come niente di nuovo fosse avvenuto?

Ora rimane la parte che più interessa a noi Italiani: il Governo della Nazione che è da tanto, troppo tempo che aspettimo ci sia un governo che tenga conto soprattutto dell'articolo n°1 della nostra Costituzione che è e rimane la più bella del mondo come ci ha rammentato Laura, ma va attuata.
I nuovi Italiani non possono vivere a lungo con il lavoro fatto da altri.
La nostra è soprattutto una crisi di crescita ma non meno pericolosa e disastrosa degli scaffali vuoti.
Il vuoto con buona volontà in breve si riempie e spesso si è fatto, ma il "trabocco" alle volte è incontenibile.
Scematicamente, cosa ne farà l'ex moglie dell'ex Primo Ministro con quei famosi 100.000 euro giornalieri? e Tronchetti Provera con 1.000 euro l'ora anche quando dorme, e Fiorito e quelilì che prendevano i soldi spettanti ad un partito defunto che ci stanno a fare nella nostra Italia che ha quattro milioni di giovani senza un soldo in tasca sudato.
E' ora di basta! ma è anche ora di dare il meglio di cui disponiamo e come "s'è 'nviato" in questa settimana di grazia dico: non c'è tre senza quattro e fin che non ci diamo "il cinque" come cosa fatta e fatta bene! continueremo a credere e ben sperare.