Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Fumata nera per la Dico. Delegati toscani oggi all'incontro A Roma
Si è tenuto oggi l'incontro al Centro distributivo Dico di Pomezia con le organizzazioni sindacali di categoria di Cgil Cisl Uil e Confederazione CobasAll'incontro hanno partecipato i vertici di Dico e del Gruppo Tuo che ha acquistato nelle settimane scorse il discount Italiano con 374 punti di vendita, l'ultimo dei quali inaugurato a Febbraio a Lecce, proprio pochi giorni prima della vendita al gruppo TUo (che comprende marchi quali Despar, Tuodi, ASSSO, Eurospar, Ingrande)L'acquirente vanta 151 punti vendita contro i 374 di Dico che è presente in 17 regioni (mentre il gruppo TUO è presente solo in 4 regioni). La sproprozione tra i due gruppi ha destato e desta preoccupazione nelle organizzazioni sindacali e l'incontro odierno non ha certo dissipato le perplessità . Nessun piano industriale presentato, l'incontro si è concluso con un niente di fatto rinviando al 28 Marzo quando ci sarà un nuovo confronto tra Dico, Sindacati e Gruppo Tuo nella sede di Confcommercio a Roma. In quella occasione il gruppo Tuo porterà un piano industriale? Le dichiarazioni dell'amministratore delegato del gruppo Tuo di salvaguardia dei posti di lavoro non possono bastare in assenza di elementi concreti.Quello che i Cobas vogliono è la salvaguardia dei posti di lavoro e degli attuali contratti (quelli precari inclusi), il potenziamento delle reti di vendita. Altro discorso sarebbe ipotizzare la gestione di alcuni punti vendita in franchising, una ipotesi tutt'altro che remota e lasciateci dire non sicura per i lavoratori e le lavoratriciProsegue la nostra mobilitazione e l'invito ai lavoratori e alle lavoratrici Dico di non abbassare la guardia
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