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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a spaziodonnarubr@gmail.com
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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A cura di Erminio Fonzo
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
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Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
STORIA-ANNIVERSARIO
Chiusura di Alcatraz

21/3/2013 - 11:29


L’isola di Alcatraz, avvolta in un misterioso alone di storia e leggenda, si trova negli Stati Uniti (in California): per la precisione sorge nella Baia di San Francisco. Il nome “Alcatraz” in spagnolo significa “Sula”, che è un volatile marino che originariamente viveva sull’isola.
Altri soprannomi che si riferiscono ad Alcatraz sono: “The Bastion” (La fortezza), e “The Rock” (La Roccia). Il primo si riferisce all’impossibilità di fuggire dall’isola e il secondo alla composizione di questa, per la maggior parte formata da roccia.

Situata in una posizione strategica dal punto di vista militare a difesa della baia, l’isola di Alcatraz diventa una prigione militare nel 1933, poi nell’estate del 1934 si trasforma in un carcere federale di massima sicurezza, diventato famoso in tutto il mondo per la ferrea disciplina vigente al suo interno. In questo istituto penitenziario vengono rinchiusi criminali particolarmente pericolosi o che hanno tentato di evadere da altre carceri.
Ad Alcatraz i detenuti sono costretti a vivere in celle anguste, e chi viene punito è rinchiuso in celle di isolamento fredde e prive di luce, situate nei sotterranei della vecchia fortezza. A differenza di ciò che succede in altre carceri americane, ad Alcatraz viene servito cibo di ottima qualità, per impedire lo scoppio di disordini o rivolte da parte dei detenuti all’interno del refettorio. Pare che in sala mensa, sul soffitto, vi sia un meccanismo in grado di sprigionare gas all’occorrenza.
Nonostante le regole severe e intransigenti, ad Alcatraz si cerca sempre di non suscitare il malcontento dei carcerati, evitando soprattutto di dare spazio ai soprusi da parte degli addetti alla sorveglianza (un problema che invece si riscontra in quasi tutti gli istituti penitenziari!). Nelle celle non sono ammessi giornali, radio e televisione. Le visite non sono concesse con facilità, ed anche il lavoro è un privilegio concesso a pochi.

Tra i detenuti famosi che hanno varcato la soglia di Alcatraz vi è Al Capone, che lascia l’isola dopo cinque anni di isolamento, riportando gravi problemi mentali. Siccome la proporzione è di una guardia ogni tre detenuti, scappare da questo carcere è un’impresa praticamente impossibile (su 1500 carcerati solo trentasei hanno tentato di fuggire, e di essi trentuno sono stati ripresi).
Il 2 maggio 1946 all’interno del penitenziario scoppia una sanguinosa rivolta dei detenuti contro le guardie carcerarie, denominata “Battaglia di Alcatraz”. Nel violento scontro perdono la vita tre detenuti e due guardie: la rivolta viene placata grazie all’intervento dei Marines.

Il carcere di massima sicurezza di Alcatraz è stato descritto da scrittori e registi, molti dei quali si sono ispirati ad episodi realmente accaduti.

A giugno del 1962  i tre detenuti Franck Morris e i fratelli Clarence e John Anglin mettono in atto una fuga spettacolare, organizzando l’evasione in maniera precisa molto tempo prima. Dei tre solo due riescono nell’impresa, e di essi da allora non si hanno più notizie, né sono stati ritrovati i corpi. Secondo i responsabili del carcere i fuggiaschi sono morti nelle fredde acque della baia di San Francisco senza riuscire a mettersi in salvo. Tale episodio è stato raccontato nel celebre film “Fuga da Alcatraz”, interpretato dall’attore Clint Eastwood.

Una struttura così grande (formata da ben quattro bracci indipendenti) comporta notevoli difficoltà di gestione degli spazi e del personale. Inoltre, per la sua posizione scomoda, anche l’approviggionamento dei viveri diventa difficoltoso. Per queste ragioni economiche, ma anche per i problemi ambientali che comportano il suo mantenimento, il 21 marzo 1963 il procuratore generale Robert Kennedy ordina la chiusura del carcere.

Oggi il carcere di Alcatraz è disponibile per le visite turistiche guidate. Qui è possibile trovare documenti e testimonianze riguardanti gli anni di attività del carcere in una specie di piccolo museo aperto ai turisti tutto l’anno. Se si decide di visitare l’isola in estate è preferibile prenotare con largo anticipo. Il traghetto parte dal molo di San Francisco.

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