Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
I terremoti sono valutati attraverso due misure principali: la magnitudo, misurata prevalentemente attraverso la magnitudo Richter, e l’intensità, misurata tramite la scala Mercalli Cancani Sieberg. La Scala Mercalli prende il nome dal sismologo e vulcanologo Giuseppe Mercalli che la presentò alla comunità scientifica nel 1902. Dopo essere stata revisionata in seguito dal fisico italiano Adolfo Cancani, che portò i gradi della scala da 10 a 12, e riscritta dal geofisico tedesco August Heinrich Sieberg, venne rinominata Mercalli, Cancani e Sieberg (MCS).
Questa scala è fenomenologica, viene cioè utilizzata per misurare gli effetti prodotti dal terremoto sulla superficie della Terra, il grado di percezione sulle persone, i danni a strutture e persone, evidenziando le zone di territorio dove il terremoto è stato maggiormente percepito; fornisce una serie di valori che vanno dall’1 al 12 e viene utilizzata principalmente in Europa occidentale. Vi è inoltre la scala Mercalli Modificata (MM) che associa l’intensità del terremoto con l’accelerazione di picco al suolo o la velocità di picco al suolo. La Scala Macrosismica Europea (EMS), diffusasi nel 1998, misura anch’essa l’intensità di un terremoto.
La magnitudo Richter, o magnitudo locale, prende il nome dal fisico e sismologo Charles Francis Richter che la sviluppò nel 1935 in collaborazione con Beno Gutenberg, e viene utilizzata per quantificare su base logaritmica l’energia liberata dal terremoto nel punto della frattura della crosta terrestre, l’ipocentro; la stima dell’energia rilasciata dal terremoto viene espressa con la cosiddetta magnitudo.
L’energia liberata dal sisma aumenta di circa 32 volte ad ogni punto intero in più: ovvero un sisma di magnitudo 5 è 32 volte più intenso di un sisma di magnitudo 4 e 1000 volte più intenso di un sisma di magnitudo 3.
Per i terremoti più intensi si utilizza la magnitudo del momento sismico (MMS): è un aggiornamento della Magnitudo Richter sviluppata negli anni settanta.