CENTINAIA DI PERSONE A CHIEDERE IL CUD E LOBS

È proprio vero, uno ha la sfortuna di nascere normale, vivere del proprio lavoro, fare il suo dovere di cittadino, e poi come se non bastasse deve lottare ancora per far rispettare la propria dignità, anche nelle cose quotidiane.
Per vedere quanto sia vera questa la realtà, in questi giorni basta venire nelle sedi sindacali dello SPI – CGIL e lo si vede sentendo le opinioni e le proteste  dei pensionati per quanto concerne il non invio del modello CUD e modello OBS da parte dell' INPS.

In poco tempo solo nella nostra sede di San Giuliano sono già oltre 160 le persone a cui abbiamo fatto richiesta senza contare coloro che faranno la dichiarazione dei redditi, ai quali verrà stampato in quel momento,, basta avere una carta di identità dietro.

E tutto questo per cosa? Per risparmiare alcune migliaia di euro e questi soldi farli pagare alle organizzazioni sindacali, o nel peggiore dei casi far guadagnare qualche altro sulle spalle dei pensionati. Vorrei vedere cosa succede se ad altre categorie non venisse inviato il CUD ho data la busta paga, quale sarebbe la reazione, invece verso i pensionati tutto si può.
Ma la cosa peggiore e che più mortifica le persone è l'assenza del rispetto, della persona stessa, con un tratto di penna si pensa di risolvere tutti i problemi non tenendo di conto di nulla.

Ma poi attuano decisioni che tendono a penalizzare anche gli enti di patronato e le organizzazioni sindacali stesse. Ora siccome lo stato non fa il suo dovere non esercita alcuna forma di controllo, e si sa che tante sono le strutture nate per assistere le persone, ma forse non tutti hanno i titoli adeguati, allora il governo e l'inps anziché adempire correttamente al loro dovere, vorrebbero prendere provvedimenti uguali per tutti. ma cosi facendo penalizzano solo quelle strutture come quelle della CGIL e dello SPI che si comportano correttamente, e svolgono una funzione sociale altissima ed anche di supplenza a quello che spetterebbe ad altri prova nei sia le miglia di persone che assistiamo ogni anno da sempre.
Fortunatamente siamo tenaci e proseguiamo sulla nostra strada della assistenza e nella tutela delle persone, purtroppo assistiamo, anche a livello locale, al silenzio piu assoluto, nessuno si indigna o protesta insieme a noi, poi magari ci si ricorda dei pensionati al momento del voto, allora tutti divengono rivoluzionari e innovatori.
È questo che non va bene ed è questo che ci sta riportando indietro, se non recuperiamo la capacità di farci sentire contro i soprusi e le ingiustizie rischiamo di fare come i pesci, aprire bocca e non dire nulla e lor signori continuano nei loro agi a spese nostre.

FRANCO MARCHETTI
 
SPISANGIULIANO@PISA.TOSC.CGIL.IT