Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Bravi!
Begli amici che ho!
A parte il fatto che ho consumato le scorte dei pannoloni delle farmacie del comune dopo avere letto i vostri commenti, alla contentezza (canina) è subentrata la consapevolezza (umana) di non riuscire a mantenere quello che avete manifestato nel gentile modo dei commenti e… ora non dormo più!
Oncinok buon 8 aprile, Ultimo sconosciuto e vicino inaspettato amico, Sonia mia musa d’Oltreserchio, P.G. sempre e ancora di più Voce amica, grazie e andiamo avanti, anche con difficoltà, e senza cercare di avere estimatori con visite e commenti a centinaia come quelli vergognosi che hanno seguito le dimissioni di Yuri e che hanno fatto capire che quella che ho detto tante volte e che tu hai ribadito nel commento, non è senza dubbio la strada che ci eravamo proposti di seguire, una strada di Voci, non di abbaii.
E ora guadagniamoci la pagnotta, quella metaforica, ma sempre lo stesso difficile da raggiungere.
Facciamo allora come questo combattivo gabbiano che, non importa come e dove ha trovato la sua, non intende assolutamente lasciarla e si prepara anche a fare quello che non aveva ancora mai fatto:
tuffarsi a riprenderla tipo cormorano, sottacqua, (ve lo racconto io perché è nelle foto successive) non avendo minimamente paura di bagnarsi l’abito primaverile dato che il pane oggigiorno è più necessario della maglietta alla moda.