Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Cara Cinzia, sei arrivata nella nostra famiglia dal nord come una valanga, bada bene, non uno scompiglio rovinoso, anzi, tutt’altro!
Benvenuta la tua voglia di conoscere, la tua facilità di ridere e gioire, la caparbietà nelle tue scelte e decisioni, la tua determinatezza nel lavoro e nel rispetto del lavoro, il tuo attaccamento ai valori e alla cura della famiglia ed altro, fino al massimo del 21 dicembre 2009 quando ti sei, hai, ci hai, mi hai regalato questo stupendo nipotino che, appena di quattro giorni, la maledetta piena del Serchio ha battezzato e Lui ne ha assaporato la grandezza restando da Ugo sul ponte l’intera mattinata in attesa di attraversare per passare il Natale a Migliarino.
Ora è cresciuto, è pieno di voglia di sapere, perché, perché, perché a raffica, e segue le orme del nonno… ma… una delle belle(?) cose che gli hai insegnato e cioè quella della pulizia e la cura meticolosa di ogni parte del corpo e del vestiario, gli fa dire continuamente: nonno sei sporco, sono sporco, ho le manine sporche e non sarebbe niente se quello sporco fosse detto come lo scrivo e come è letto, no, lui dice come lo dici tu, alla milanese: spórco e mi fai gnoccare!
Non si dice spórco, si dice spòrco … non me lo rovinare!
Ma io, da bravo e attento nonno, lo capisco e lo porto nel bòsco, non mi azzarderei mai ad entrare in un bósco, e gli faccio trovare delle spugnine per pulirsi le manine, così non è più spórco.
Vedi come è contento.
Ti abbraccio e ti saluto e non aver paura, non lo perdo, anzi fra un po’ sarà lui a portarci me.
Viene su bene e non come i tuoi accenti padani che ora ti fanno dire: state attenti all’òrco… órco si dice, órco… ce ne fosse uno che l’azzecchi!
Tuo suocero che ti ama come tuo figlio e mio figlio
(vedi che culo che hai avuto a venire a Migliarino!)
Ma guardate un po’ cosa mi tocca fare per far schiantare dalla rabbia coloro che non sono riusciti a trovare gli spugnini!