Comunicato stampa

Acqua, Rifondazione di San Giuliano: Panattoni, cosi come tutti gli altri sindaci, si opponga alla decisione vessatoria e illegittima dell'Ait.

Domani, giovedì 18 aprile, San Miniato ospiterà l'assemblea dei 57 i sindaci del Basso Valdarno, riuniti nell'Ato2, dove la società Acque Spa gestisce il servizio idrico integrato. I sindaci sono chiamati a esprimere la propria opinione sulla nuova tariffazione di Acque spa.

Una tariffazione che in realtà non ha niente di nuovo, in quanto, reintroduce sotto altro nome la remunerazione del capitale.
Venerdì scorso il direttivo del nuovo organismo regionale, l’Ambito idrico territoriale (Ait), che dal gennaio 2012 esercita le funzioni dell'Ato, ha già approvato questi incrementi tariffari e li ha appilcati nell'ultima bolletta, relativa al primo perido del 2013, e in scadenza in questi giorni. Dall'effettuazione del referendum, in barba alla volontà popolare, le tariffe, invece di diminuire, sono mediamente aumentate del 12%.
E’ un atto molto grave per due ragioni, in primo luogo perché calpesta il risultato referendario del giugno 2011 e la sentenza n° 436 del TAR toscano del 22 marzo u.s. che denuncia l'illegittimità della tariffazione presente nelle bollette di Acque Spa. Ma non è solo una questione di democrazia: in un periodo di crisi, in cui molte persone hanno difficoltà a pagare le bollette, non è ammissibile che dalle tasche dei cittadini debbano uscire i soldi per garantire la remunerazione del capitale di gigantesche multinazionali che ogni anno realizzano profitti da capogiro sulla nostra pelle.
Rifondazione comunista, in sinergia con il forum, da anni si batte per la ripubblicizzazione dell'acqua e il rispetto del risultato referendario. In virtù del nostro impegno, vogliamo sperare, che il sindaco Panattoni, cosi come tutti gli altri sindaci, si opponga a questa decisione vessatoria e illegittima e si esprima contro alla proposta del direttivo dell'Ait.
Avremmo voluto portare questa nostra posizione anche all’interno del Consiglio Comunale ma, purtroppo da mesi ci viene negata la discussione su questo tema. Il nostro ordine del giorno, da tempo protocollato, con insostenibili motivazioni viene sempre rimandato alla seduta consiliare successiva. La maggioranza che amministra il comune di San Giuliano ha forse paura di uscire allo scoperto su questo tema?
Oggi torniamo a rinnovare la richiesta supportati anche da oltre trecento firme raccolte in poche ore tra i cittadini sangiulianesi, che ci danno di nuovo forza e legittimità sia in Consiglio che al presidio a San Miniato a cui parteciperemo, insieme al Forum, alle cittadine e cittadini, nella speranza che i soci-sindaci non tradiscano di nuovo la volontà popolare uscita dai referendum.
 
Coordinamento comunale di Rifondazione Comunista 
San Giuliano Terme